A New York venti artisti noti a livello locale e altri di fama internazionale tra cui Olafur Eliasson e Maya Lin hanno affisso nei locali dell’ONU opere create come poster grafici in stile pubblicitario e tappezzato con gli stessi le strade di New York – in particolare centinaia di fermate dell’autobus dei cinque quartieri – per l’installazione Future Ours che si terrà nei giorni del Summit del Futuro e dell’Assemblea generale dell’ONU.
L’iniziativa, in programma dal 19 al 29 settembre, è stata promossa da Art2030, una associazione no-profit nata nel 2016 con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sui temi dello sviluppo sostenibile attraverso l’arte contemporanea.
Attraverso le opere degli artisti, metterà in luce temi sociali e ambientali discussi dai diplomatici al Palazzo di Vetro come la parità di genere, la disuguaglianza sui diritti umani, l’importanza dell’istruzione, la sostenibilità, il cambiamento climatico e l’energia pulita accessibile.

“L’idea e’ quella di raggiungere milioni di persone con progetti e iniziative digitali: conosciamo tutti i problemi e le sfide, ma l’immaginazione degli artisti e’ importantissima. Non possiamo progettare un futuro se non lo vediamo”, afferma l’organizzazione.
“Future Ours ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle diverse visioni per il futuro del nostro pianeta sfruttando il mezzo comunicativo del cartellone pubblicitario”, hanno detto i co-curatori Patricia Domínguez, Hans Ulrich Obrist e Jeppe Ugelvig durante la conferenza stampa.

“In risposta alle attuali crisi sociali e ai disastri ecologici, Future Ours espone le opere d’arte in spazi inaspettati per attirare l’attenzione di tutti. Il progetto è un invito a pensare a come l’arte possa contribuire a sostenere i temi sociali e ambientali e alle soluzioni per il futuro per cui vale la pena lottare”, hanno aggiunto.
Dopo New York, Future Ours si terrà, il prossimo anno alla Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen per la prossima edizione della sua biennale.