Prima di venire arrestato nei pressi di un campo da golf in Florida, per oltre un mese l’attentatore Ryan Routh avrebbe seguito meticolosamente gli spostamenti di Donald Trump.
È quanto emerge da un documento depositato dai procuratori federali presso il tribunale di West Palm Beach. Mesi prima del suo arresto Routh avrebbe consegnato a un’altra persona una scatola contenente una lettera scritta a mano. Nel messaggio, Routh affermava di aver tentato, senza successo, di assassinare Trump. Ma ancora più sconcertante è il contenuto del biglietto lasciato alcuni mesi con cui egli esortava altri a “finire il lavoro” e offriva 150.000 dollari di ricompensa a chiunque avesse ucciso il candidato repubblicano.
L’analisi dei dati del cellulare di Routh ha inoltre permesso di ricostruire con relativa precisione i suoi spostamenti. Dalla Carolina del Nord, dove risiedeva, l’uomo si era recato a West Palm Beach, in Florida, già il 14 agosto, ossia un mese prima dell’arresto. Per diverse settimane, dal 18 agosto al 15 settembre 2024, il suo telefono si era quindi collegato ripetutamente alle celle telefoniche nei pressi del Trump International Golf Course e della residenza di Mar-a-Lago, principesca villa dell’ex presidente.
Il 15 settembre, giorno dell’arresto, Routh è stato stanato mentre si nascondeva nella vegetazione vicino al campo da golf di Trump in Florida, armato di un fucile con mirino e caricatore esteso. Gli agenti del Secret Service avevano notato un uomo che si aggirava nei pressi della sesta buca: un agente ha estratto l’arma di servizio e ha aperto il fuoco, obbligando Routh alla fuga.
Donald Trump, che in quel momento si trovava a diverse centinaia di metri dal punto di osservazione dell’attentatore, è stato immediatamente messo in sicurezza. Nel frattempo, Routh è riuscito a dileguarsi ma è stato arrestato 45 minuti dopo, mentre tentava di fuggire a bordo di una Nissan Xterra. L’auto, stando ai documenti della polizia, era stata modificata con targhe false e al suo interno sono stati trovati due ulteriori set di targhe, sei telefoni cellulari, munizioni e altri oggetti legati all’attentato.
La perquisizione dell’area dove Routh era stato avvistato ha inoltreportato al rinvenimento di un fucile SKS con il numero di serie cancellato e munizioni pronte all’uso. Nello zaino e nella borsa che l’uomo aveva lasciato appesi a una recinzione vicina, gli agenti hanno trovato piastre balistiche, in grado di fermare i proiettili di piccole armi da fuoco. Segno che l’uomo era preparato a resistere a un eventuale scontro armato.
Il documento depositato dai procuratori in tribunale rivela anche il passato oscuro di Routh. Condannato due volte per crimini gravi, era già stato arrestato nel 2002 per il possesso di un ordigno esplosivo e, successivamente, nel 2010, per il possesso di merce rubata. Ma nonostante fosse legalmente interdetto dal possedere armi, era comunque riuscito a procurarsi il fucile con cui aveva pianificato di uccidere il candidato repubblicano.
Tra gli effetti personali del 58enne è stata trovata una lista di date e luoghi in cui Trump aveva partecipato a eventi pubblici o avrebbe dovuto farlo in futuro – oltre a un quaderno contenente decine di pagine con nomi e numeri di telefono legati all’Ucraina, oltre a critiche estemporanee ai governi di Cina e Russia.
Un altro dettaglio chiave che ha attirato l’attenzione degli investigatori è stato un manoscritto che Routh aveva scritto all’inizio del 2023, intitolato “La guerra irrisolvibile dell’Ucraina: il fallimento della democrazia e l’abbandono del mondo” – dove mescolava argomentazioni geopolitiche con accuse contro la politica di Trump riguardante il Medio Oriente.
Secondo gli inquirenti, nei giorni antecedenti il tentato assassinio, Routh avrebbe infine cercato su Google come viaggiare dalla contea di Palm Beach fino al Messico.