“È più urgente chiedersi: perché i media scelgono di mettere sotto esame la mia celebrazione della figura umana in uno shooting di moda?” Mancano poche settimane al lancio del primo libro di memorie di Melania Trump, che uscirà l’8 ottobre, e l’ex First Lady ha dato qualche anticipazione commentando un episodio che risale alla prima campagna del marito nel 2016 attraverso un video su X. La provocazione apre il dibattito sul corpo della donna, una delle tematiche chiavi per le prossime elezioni di novembre.
All’epoca, i giornalisti cercarono di screditare la figura di Donald Trump colpendo la moglie e facendo circolare alcuni scatti, risalenti al 1995 e al 2000, dove Melania aveva posato nuda per le copertine di una rivista maschile francese e di British GQ, rispettivamente. “Perché difendo con orgoglio l’aver posato nuda coma modella?”, provoca l’ex First Lady nel video di X e spiega che il corpo umano, così com’è, è stato celebrato nei secoli dagli artisti –seguono poi una serie di immagini di nudi noti, come il David di Donatello, Lady Godiva di John Collier, Le grandi bagnanti di Cézanne. “Dovremmo onorare i nostri corpi e abbracciare la tradizione senza tempo di usare l’arte come un mezzo potente per esprimere se stessi”.
L’autobiografia, in generale, è “un ritratto intimo”, “un’esperienza profondamente personale e riflessiva”, il mezzo con cui per la prima volta Trump sembra far sentire la sua voce, ripercorrendo la sua vita dagli albori della sua carriera come modella all’incontro con il suo attuale marito, fino all’entrata e uscita dalla Casa Bianca.
La scorsa settimana l’ex First Lady aveva pubblicato un altro video su X ricordando il raid dell’FBI nella residenza di Mar-a-Lago per sequestrare i documenti secretati che Trump aveva nascosto e facendo un parallelismo con il Quarto Emendamento della Costituzione. “Non avrei mai immaginato che il governo invadesse la mia privacy – recita Trump. – Questa non è solo la mia storia, deve servire come un monito per tutti gli americani per ricordare che la nostra libertà e i nostri diritti devono essere rispettati”.
Ironico pensare che, di tutti i momenti e le tematiche su cui l’ex First Lady sarebbe potuta intervenire, decida di farlo parlando del corpo femminile, della libertà e dei diritti. Ora che le donne americane vedono continuamente il diritto di gestire il proprio corpo nel campo della maternità e dell’aborto messo a rischio dalle politiche estremiste di alcuni Stati.