Secondo un nuovo studio dell’Hawai’i Institute of Marine Biology (HIMB) le balene megattere, tra i più grandi animali del pianeta, per catturare abbastanza krill, i piccoli organismi marini invertebrati di cui si cibano, hanno sviluppato una tecnica speciale: creano delle reti di bolle sott’acqua.
Le bolle, disposte in cerchio e talvolta visibili a pelo d’acqua, formano una sorta di barriera che intrappola il krill, rendendo la caccia più efficiente. Le megattere sono in grado di creare queste reti con grande precisione e di adattarle al tipo di preda. Per catturare pesci più veloci, come l’aringa, questi intelligenti cetacei collaborano in gruppo: una balena crea la rete di bolle, mentre un’altra emette un richiamo per spaventare i pesci, permettendo al gruppo di emergere insieme per ingoiare il pesce.
Per scoprirlo, il gruppo di ricercatori statunitensi e neozelandesi dell’HIMB ha studiato nel dettaglio la costruzione di questi cerchi, misurando il numero di anelli, la loro distanza, la direzione e la velocità di esecuzione di un gruppo di megattere in azione nell’Alaska Sudorientale.
Raccogliendo e analizzando questi dati, i ricercatori hanno dimostrato che le balene megattere usano queste reti di bolle come strumenti per la caccia.
Anche una ricerca pubblicata su Royal Society Open Science conferma che questi cetacei sono cognitivamente capaci di gestire strumenti. Come si evince dallo studio, questo comportamento dimostra un alto livello di intelligenza e strategia rara nel regno animale e paragonabile a quello di altri animali noti per l’uso di strumenti, come le lontre e i corvi.