Un cittadino pakistano residente in Canada, il ventenne Muhammad Shahzeb Khan, è stato arrestato con l’accusa federale di voler organizzare un attacco terroristico presso un centro ebraico di New York, intorno al 7 ottobre, per conto dell’Isis.
Le autorità hanno affermato che il sospetto aveva pensato a quella data in particolare per compiere la strage, poiché quel giorno ricadrà il primo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele, in cui vennero uccise oltre 1.200 persone e circa 250 furono prese in ostaggio. Il ragazzo avrebbe preso in considerazione anche l’11 ottobre, data in cui si celebre una delle feste religiose più importanti dell’ebraismo, lo Yom Kippur.
“L’imputato è accusato di aver pianificato un attacco terroristico a New York- ha detto il procuratore generale Merrick B. Garland-con l’obiettivo dichiarato di massacrare, in nome dell’ISIS, il maggior numero possibile di ebrei”. Muhammad Shahzeb Khan è stato fermato e infine preso in custodia mercoledì, a qualche chilometro di distanza dal confine tra Stati Uniti e Canada, mentre viaggiava da Toronto a New York, come comunicato dall’ufficio del procuratore degli USA per il distretto sud della Grande Mela.
Come ormai tristemente noto, l’attacco del 7 ottobre 2023 ha scatenato la guerra in corso tra Israele ed Hamas. Più di 40.000 persone sono state uccise nell’offensiva militare israeliana, secondo quanto affermato dal Ministero della Salute di Gaza.

Per l’arresto del giovane pakistano, Garland ha ringraziato le autorità canadesi e l’FBI. Sembrerebbe che Khan abbia attirato l’attenzione delle forze dell’ordine alla fine dello scorso anno, quando ha dato il via ad una sorta di propaganda pro-Stato islamico. Due agenti sotto copertura avevano poi segnalato il soggetto, sostenendo che aveva detto loro, tramite messaggi crittografati, “New York è perfetta per prendere di mira gli ebrei, perché ha la più grande popolazione ebraica d’America. Andremo lì per massacrarli”.
Il ragazzo è stato inoltre accusato di aver tentato di fornire supporto materiale e risorse a un’organizzazione terroristica straniera: al momento, non è chiaro se avesse o meno dei reali legami con il gruppo. Il ventenne, in ogni caso, avrebbe rivelato agli agenti sotto copertura di essere intenzionato a costituire una cellula dello Stato islamico in Nord America, per eseguire un attacco contro gli ebrei negli Stati Uniti.
Ignaro di chi fossero i suoi interlocutori, avrebbe chiesto a questi ultimi di procurargli fucili semiautomatici come l’AR-15, per compiere una strage. Khan ha usato messaggi crittografati per dire agli agenti che voleva anche “dei buoni coltelli da caccia, in modo da poter tagliare la gola” delle sue vittime.
Il ragazzo ha ottenuto una carta di credito per effettuare gli acquisti, ed aveva assunto un contrabbandiere che avrebbe dovuto occuparsi del suo spostamento dal Canada agli USA. Fortunatamente, grazie al lavoro dell’FBI e delle autorità canadesi, il giovane è stato preso in custodia prima di mettere piede nel Paese.
“Le comunità ebraiche, come tutte le comunità di questa nazione, non dovrebbero temere di essere prese di mira da un attacco terroristico alimentato dall’odio”, ha concluso Garland nel suo comunicato di venerdì sera.