Nonostante sia passata ormai una settimana, la controversa visita di Donald Trump al cimitero di Arlington continua a far parlare di sé. Stavolta, sulla vicenda, finita con due membri dello staff del tycoon che avrebbero aggredito una funzionaria del cimitero, è intervenuto il tenente di primo livello Jimmy McCain, figlio minore del defunto senatore repubblicano John McCain.
Il tenente ha definito la visita del tycoon come una vera e propria “violazione”, prendendo inoltre nuovamente le distanze dal GOP. La scorsa settimana, il leader MAGA si era recato in Virginia per partecipare ad una cerimonia in onore di alcune vittime militari dell’Afghanistan. Stando a quanto riferito dai dirigenti del cimitero, però, alcuni membri del suo staff avrebbero aggredito una dipendente della struttura.
Quest’ultima, infatti, ha cercato di impedire loro di fotografare o riprendere la Sezione 60, dove erano sepolti i caduti in questione. I funzionari hanno spiegato che solo i membri dell’entourage del cimitero erano autorizzati a scattare fotografie o a girare video in quell’area. L’enorme polverone scaturito dalla vicenda, ha indotto molti a puntare il dito contro Trump, accusato di essersi recato ad Arlington per fini esclusivamente propagandistici.

“Questi uomini e queste donne che giacciono sotto terra non possono scegliere se fare da sfondo a una campagna politica”, ha dichiarato a tal proposito il tenente McCain, “Penso che chiunque abbia trascorso molto tempo in uniforme capisca che non si tratta di te, ma di queste persone che hanno dato la loro vita. Si tratta di questa gente che si è sacrificata per il Paese”.
Il tenente, il cui padre è stato un candidato del GOP alla Casa Bianca, ha inoltre detto di essersi registrato tra le fila del partito democratico, e di essere pronto a “sostenere in ogni modo possibile” la campagna di Kamala Harris.
Il 36enne è il primo membro della sua famiglia ad abbandonare ufficialmente il partito repubblicano: tuttavia, nel recente passato, anche sua madre Cindy e sua sorella Megan avevano preso le distanze da Donald Trump.
Per il giovane McCain, l’episodio di Arlington ha rappresentato l’ennesima mancanza di rispetto del tycoon e della sua campagna nei confronti dei caduti statunitensi. “Molti di questi uomini e donne, che hanno servito il loro Paese, hanno scelto di fare qualcosa di più grande di loro stessi”, ha detto il tenente, “Si sono svegliati una mattina, hanno firmato sulla linea tratteggiata, hanno alzato la mano destra e hanno scelto di servire la loro nazione. E questa è un’esperienza che Donald Trump non ha fatto. E penso che potrebbe essere qualcosa a cui pensa molto”.
“Quella di Arlington è stata una violazione”, ha concluso il 36enne, “lo hanno visto tutti”.