Il Dipartimento della Difesa fornirà un supporto militare ai Servizi Segreti per proteggere i candidati alla presidenza e alla vicepresidenza, durante la campagna elettorale del 2024.
Come comunicato dal Pentagono, infatti, “Il segretario Lloyd Austin ha approvato la richiesta del Dipartimento della Sicurezza Nazionale e ha dato ordine al comandante del Comando Nord degli Stati Uniti di pianificare, fornire ed eseguire un maggiore supporto ai Servizi Segreti in varie località del Paese, durante gli eventi elettorali”.
“Il Dipartimento della Difesa sostiene le attività di protezione dei servizi per il presidente e il vicepresidente in carica da quando il Congresso ha approvato il Presidential Protection Assistance Act del 1976”, ha dichiarato Anthony Guglielmi, capo delle comunicazioni dei servizi segreti, “Come accade da molti anni, l’intelligence degli Stati Uniti si affida a partner federali, statali e locali per quanto riguarda le operazioni di protezione”.
“Come parte di questo sforzo- ha aggiunto Guglielmi-il Dipartimento sta fornendo un’assistenza aggiuntiva che comprende logistica, trasporti e comunicazioni, fino alla stagione della campagna elettorale del 2024. Il Servizio Segreto degli Stati Uniti apprezza l’inestimabile impegno dei nostri partner militari e il loro continuo sostegno”.
Già prima del provvedimento promosso da Austin, l’intelligence ha rafforzato le operazioni di protezione riguardante i principali candidati, in particolar modo dopo il comizio del 13 luglio in Pennsylvania del leader repubblicano Donald Trump, durante il quale l’ex presidente è stato colpito ad un orecchio da un proiettile, sopravvivendo all’attentato ai suoi danni.
La security del comizio del tycoon a Butler, è stata messa sotto esame per i dubbi sorti su come il sospetto sia riuscito ad accedere a un tetto vicino, con una linea di vista diretta sul luogo in cui il leader MAGA stava parlando. I servizi segreti hanno dichiarato di essersi “vergognati” dopo l’accaduto, con la direttrice dell’intelligence, Kimberly Cheatle, che ha successivamente rassegnato le proprie dimissioni.
Al momento, il Pentagono non ha rilasciato dettagli sulle nuove disposizioni che verranno promosse nelle prossime settimane.