Le autorità statunitensi hanno sequestrato l’aereo presidenziale venezuelano, un Dassault Falcon 900, utilizzato in passato dal presidente Nicolás Maduro per visite di Stato, dopo aver stabilito che la sua acquisizione da parte di Caracas avrebbe violato le sanzioni statunitensi.
Il velivolo è stato intercettato nella Repubblica Dominicana e trasferito in Florida lunedì, in conformità con le leggi statunitensi. Il sequestro è stato il risultato di una collaborazione tra diverse agenzie federali statunitensi, tra cui Homeland Security Investigations, il Dipartimento di Giustizia e il Bureau of Industry and Security.
Il Falcon 900, descritto dagli ufficiali statunitensi come l’equivalente venezuelano dell’Air Force One, ha un valore stimato di circa 13 milioni di dollari. Il suo acquisto è stato ritenuto illegale e in violazione delle sanzioni imposte contro il regime di Maduro.
Da anni, gli Stati Uniti tentano di frenare il flusso di miliardi di dollari che alimentano il presidente socialista, colpendo le sue risorse e i beni di lusso. Washington ha intanto rinnovato le sanzioni sul settore petrolifero venezuelano – in risposta all’incapacità del governo venezuelano di garantire elezioni inclusive e competitive, che sono culminate nella controversa rielezione di Maduro il 28 luglio scorso.
Gli Stati Uniti hanno recentemente chiesto al governo venezuelano di rilasciare “immediatamente” dati esaustivi sulle elezioni presidenziali. Nel contesto di una crisi umanitaria senza precedenti, più di 7,7 milioni di venezuelani hanno abbandonato il paese, cercando rifugio in nazioni limitrofe e oltre, soprattutto gli Stati Uniti. La situazione politica ed economica interna del Venezuela, caratterizzata da povertà estrema, carenze alimentari e un sistema sanitario al collasso, ha esacerbato l’esodo di massa, trasformandolo nella più grande crisi di sfollati dell’emisfero occidentale.
Nel marzo 2020, il Dipartimento di Giustizia americano aveva incriminato Maduro e altri 14 funzionari venezuelani con accuse di narcoterrorismo, traffico di droga e corruzione – offrendo inoltre una ricompensa di 15 milioni di dollari per informazioni che portassero all’arresto o alla condanna di Maduro.
Il futuro dell’aereo è ora nelle mani delle autorità statunitensi, che procederanno con il processo di confisca, offrendo al governo venezuelano la possibilità di contestare il sequestro. Tuttavia, la possibilità di recupero dell’aereo sembra remota, dato che gli Stati Uniti sono determinati a mantenere la pressione su Maduro.