Continua a viaggiare a gonfie vele la raccolta fondi della campagna elettorale di Kamala Harris, attuale vicepresidente nonché candidata democratica alla Casa Bianca. Lo staff della 59enne, infatti, ha annunciato di aver raggiunto quota 540 milioni di dollari di donazioni.
La campagna della Harris, di fatto, non ha mai avuto problemi a convincere i donatori a sposare la causa della candidata, in particolare dopo il ritiro di Joe Biden, datato 21 luglio. Il team della vicepresidente, inoltre, ha dichiarato di aver registrato un’impennata di donazioni durante la Convention nazionale democratica della scorsa settimana a Chicago, dove Harris e il suo compagno di corsa, il governatore del Minnesota Tim Walz, hanno accettato le rispettive candidature.
“Poco prima del discorso di accettazione della vicepresidente, giovedì sera, abbiamo ufficialmente superato la soglia dei 500 milioni di dollari”, ha scritto la presidente della campagna, Jen O’Malley Dillon, in una nota pubblicata in questi giorni, “Subito dopo le sue parole alla convention, abbiamo registrato i nostri migliori risultati in termini di raccolta fondi dal giorno del lancio”.
O’Malley Dillon ha inoltre spiegato che quasi un terzo dei contributi raccolti durante la settimana della convention è arrivato da chi ha donato soldi alla campagna per la prima volta. Circa un quinto di questi contribuenti erano giovani elettori, e due terzi di questi erano donne, gruppi che lo staff della 59enne considera come fondamentali per una possibile vittoria della candidata democratica a novembre.
La campagna di Harris afferma di aver registrato anche un’impennata riguardante il numero di volontari che hanno deciso di sostenere la vice di Joe Biden. Questi ultimi hanno superato le 500.000 unità: l’obiettivo, ora, è quello di puntare al milione.
“Ci avviciniamo a settembre con un esercito virtuale di volontari pronti a svolgere il lavoro di parlare con i loro vicini, amici e colleghi”, ha aggiunto O’Malley Dillon, “nel frattempo, le infrastrutture di Donald Trump rimangono incredibilmente deboli. La Convention è stata un momento galvanizzante per la coalizione Harris-Walz in tutto il Paese, che ha energizzato e mobilitato volontari e donatori di base. Utilizzeremo le risorse per raggiungere gli elettori”.