L’esercito israeliano ha lanciato attacchi aerei con un centinaio di caccia per distruggere “migliaia” di postazioni di razzi di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo il portavoce dell’IDF Daniel Hagari, “la maggior parte delle postazioni erano puntate verso il nord (di Israele), alcune verso il centro”.
L’operazione è descritta come un atto di “legittima difesa”: un attacco preventivo di fronte all’imminenza di un’offensiva di Hezbollah con razzi e missili. Hezbollah da parte sua ha sparato centinaia di razzi verso Israele, bloccati dal sistema difensivo antiaereo israeliano Dome.La questione è ora se l’escalation militare potrà essere contenuta prima che si trasformi in una vera e propria guerra.
Israele resta anche impegnato nell’offensiva a Gaza contro Hamas (che dal 7 ottobre giorno dell’assalto efferato di Hamas in territorio israeliano, ha ucciso oltre 40.200 palestinesi e distrutto la Striscia e tutte le sue infrastrutture, con la popolazione intrappolata sotto le bombe). I colloqui di pace che dovrebbero portare a un cessate il fuoco sono in stallo.
La mediazione internazionale ha convinto l’Iran (grande sponsor degli Hezbollah libanesi) a rinviare o sospendere l’annunciata rappresaglia contro Israele per l’omicidio mirato con cui lo Stato ebraico ha ucciso a Teheran il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in Iran per l’insediamento del nuovo presidente.
Sul fronte libanese, Israele starebbe cercando di contenere la rappresaglia Hezbollah per l’uccisione a Beirut il mese scorso del suo comandante militare, Fuad Shukr.
Secondo il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, lo stato ebraico non vuole una “guerra totale”, ma il ministro della Difesa del governo Netanyahu, Yoav Gallant, ha detto che lo Stato ebraico è pronto a tutto per difendersi. Gallant ha dichiarato 48 ore di Sstato di emergenza. I voli da e per l’aeroporto Ben Gurion sono stati sospesi per circa 90 minuti nella prima mattina israeliana.