L’esercito degli Stati Uniti ha reso noto che fornirà altri 24 carri armati alle forze di polizia keniota arrivate a Haiti per guidare la missione internazionale sostenuta dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Lo ha annunciato ieri il dipartimento meridionale della Difesa, SouthCom, il comando militare responsabile dell’America Latina e dei Caraibi.
I mezzi da combattimento, MaxxPros resistenti anche alle mine, saranno consegnati tramite aerei cargo C-17 diretti all’aeroporto principale della capitale, Port au-Prince, a partire dal 30 agosto.
Saranno spediti inoltre 34 kit di protezione per mitraglieri, strumenti che permettono di aumentare la visibilità durante le operazioni di polizia. La fornitura arriva dopo che il governo locale aveva lamentato di non avere sufficienti mezzi e risorse per contrastare le gang che controllano ormai da mesi il territorio.
Anche secondo un recente rapporto di OCHA, l’ufficio umanitario delle Nazioni Unite anni di sottofinanziamenti degli aiuti umanitari rispetto alle necessità impellenti hanno messo milioni di haitiani a rischio di vulnerabilità cronica.
“Per invertire la situazione sarà necessario che la comunità internazionale e i donatori aumentino i finanziamenti”, si legge nella nota, “sono urgenti ulteriori sovvenzioni per aiutare la popolazione colpita da questa crisi multidimensionale”.
Il piano di risposta umanitaria di Haiti per il 2024 di 674 milioni è stato finanziato al momento solo del 33%.
Le violenze che continuano senza sosta nel paese hanno portato a un progressivo peggioramento della crisi umanitaria. Gli sfollati sono triplicati nell’ultimo anno dove circa 600.000 persone sono in fuga.
Anche le infrastrutture civili risultano pesantemente danneggiate, con solo il 24% degli ospedali rimasti operativi e le aule ancora chiuse a causa dell’instabilità politica, circa 1,5 milioni di bambini non possono tornare a scuola con il rischio di essere reclutati dai gruppi armati.
“Vivranno anni perduti e cresceranno senza le competenze necessarie per il loro futuro e la loro sopravvivenza” sostiene OCHA.
Secondo un rapporto di Integrated Food Security Phase Classification, un gruppo di monitoraggio della sicurezza alimentare, vi sono inoltre 300.000 casi di malnutrizione e cinque milioni di persone, circa il 50% della popolazione di Haiti, deve affrontare una maggiore insicurezza alimentare.
Le preoccupazioni riferite da OCHA sono che l’epicentro dell’attuale crisi umanitaria si sposti gradualmente in un numero crescente di aree precedentemente risparmiate.