Un nuovo stop alle tutele per gli studenti transgender volute dall’amministrazione Biden.
Il governo democratico aveva deciso in aprile le nuove norme di applicazione del Titolo IX degli Emendamenti all’istruzione, una legge del 1972 che proibisce la discriminazione sessuale nei programmi scolastici federali. In base alle nuove norme, anche gli studenti transgender sarebbero protetti, anche nell’uso dei bagni e degli armadietti scolastici.
Diversi Stati repubblicani si sono ribellati alle norme facendo appello con successo in corti minori. L’amministrazione Biden si era rivolta alla Corte Suprema per garantirne l’applicazione ma la richiesta è stata respinta dalla Corte a maggioranza conservatrice a titolo provvisorio, rimandando la decisione a gradi inferiori di giudizio. Secondo la Corte suprema le nuove norme devono restare sospese finché la disputa legale non sarà risolta. La battaglia nei tribunali continuerà.
La Corte Suprema si è divisa come spesso accade per 5 voti a 4, ma sembra una decisione in punta di diritto più che politica. Hanno votato a favore della richiesta dell’amministrazione Biden infatti le giudici di nomina democratica Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson, ma anche il giudice Neil Gorsuch che fu nominato da Donald Trump.