Poche settimane fa, tra gli applausi dei delegati della Republican National Convention, il governatore del Texas, Greg Abbott, ha dichiarato: “Abbiamo continuato a mandare i migranti nelle città santuario di tutto il Paese. Questi autobus continueranno a circolare fino a quando non metteremo finalmente in sicurezza il nostro confine”.
Tuttavia, in realtà gli autobus non circolano più da svariati mesi ormai, a causa di un forte calo del numero di migranti arrestati al confine meridionale, secondo i funzionari e gli operatori dei centri di accoglienza in Texas e in una mezza dozzina di grandi città degli Stati Uniti. A maggio sono state fermate circa 117.000 persone. A giugno, il numero è sceso ulteriormente a circa 84.000, il totale mensile più basso da quando il presidente Joe Biden è entrato in carica nel 2021.
“Ora vengono molto meno frequentemente”, ha detto Josh Goldfein, avvocato della Legal Aid Society di New York, “perché non hanno abbastanza persone per riempire un autobus”. I funzionari della Casa Bianca attribuiscono il rallentamento a una maggiore repressione dei migranti diretti negli Stati Uniti da parte delle autorità messicane, nonché all’azione esecutiva con cui lo stesso Biden ha limitato il numero di chi può chiedere asilo al confine meridionale.
Un portavoce di Abbott, Andrew Maheris, ha invece riconosciuto che ora ci sono meno migranti da trasportare fuori dallo Stato, ma ha affermato che è merito del governatore Abbott. “Il Texas ha diminuito gli attraversamenti illegali dell’85%, grazie alla nostra storica missione al confine”, ha dichiarato Maheris, “Meno attraversamenti illegali in Texas significa che ci sono meno autobus in partenza per le città santuario”.
Per molti mesi Greg Abbott ha caricato i migranti arrivati in Texas su pullman poi mandati nelle “città santuario” degli Stati governati dai democratici, messe a dura prova dall’afflusso di richiedenti asilo senza mezzi di sussistenza.
Gli ultimi bus sponsorizzati da Abbott in partenza da Laredo e Brownsville risalgono a gennaio. Stesso discorso vale per El Paso, dove il numero di bus in partenza è diminuito drasticamente.
Un portavoce della Texas Division of Emergency Management, che in passato ha gestito la logistica dei mezzi, ha dichiarato che le partenze sono fluttuate nel tempo “a causa del numero di persone processate e rilasciate dal governo federale nelle comunità di confine, che hanno un impatto sul numero di passeggeri”. “Anche la stagione e le condizioni meteorologiche sembrano influire”, ha aggiunto.
Tuttavia, secondo i funzionari di diverse città, gli ultimi autobus di richiedenti asilo sono arrivati a gennaio 2024, fatta eccezione per alcune località come Denver ed il New Jersey, che hanno registrato gli ultimi arrivi a giugno.