Dopo la conferenza stampa di ieri sera, contraddistinta da diverse dichiarazioni controverse o quanto meno discutibili, Donald Trump ricompare oggi con un comizio nel campus della Montana State University. Uno Stato che sembrerebbe essersi schierato con il candidato del GOP, che però al contempo dovrebbe iniziare a saldare i propri “debiti” con alcune delle città locali e non solo.
Come affermato dalla NBC, infatti, in tutto il Paese si dice che la sua campagna elettorale paghi raramente le fatture alle amministrazioni locali per l’aumento della presenza della polizia, della sicurezza e di altri costi che derivano dall’ospitare i suoi comizi. Alcune località del Montana, in particolare, aspettano tali pagamenti dal 2016, l’anno in cui il tycoon si aggiudicò la Casa Bianca.
Nel 2018, invece, Trump ha visitato lo Stato quattro volte, tenendo comizi a Billings, Bozeman, Great Falls e Missoula. I funzionari di quest’ultima contea hanno inviato a NBC Montana la fattura che mostra come Trump debba ancora saldare un conto da ben 12.922,82 dollari. Si tratta di 10.835,41 dollari per gli stipendi degli agenti, 1.059,26 dollari per gli stipendi degli operatori, 693,72 dollari per l’Ufficio per la gestione delle emergenze e 334,43 dollari per spese varie.
Un funzionario della città di Billings, invece, ha affermato che non sono mai stati rimborsati i costi della presenza aggiuntiva della polizia, per un totale di 45.900 dollari. La NBC ha anche contattato la Commissione elettorale federale (FEC), per verificare se il mancato pagamento dei costi dei comizi sia una pratica comune e, in caso affermativo, se sia illegale.

“I regolamenti della FEC non contengono disposizioni specifiche per i comitati delle campagne congressuali o presidenziali che riguardino le spese sostenute da uno Stato o da un Comune locale, in relazione agli eventi della campagna elettorale di un candidato o di un titolare di carica federale”, ha dichiarato Myles Martin, esperto di affari pubblici della commissione, “Sebbene alle campagne federali sia consentito utilizzare i fondi della campagna per rimborsare questi costi di sicurezza, i regolamenti della Commissione non impongono espressamente di farlo”.
Prima di volare in Montana, ieri, nella conferenza tenuta a Mar-a-Lago, Trump non ha sicuramente perso tempo, lanciando diverse affermazioni provocatorie. In particolare, il tycoon ha affermato di essere l’unico oratore che riesce a portare ai suoi comizi più gente di quanta ce ne fosse allo storico discorso di Martin Luther King del 1963.
Durante la conferenza, inoltre, il tycoon ha definito ingiusto l’arresto di coloro che hanno preso parte all’assalto di Capitol Hill, il 6 gennaio 2021.
Non è mancata, naturalmente, la solita frecciatina a Kamala Harris. Trump ha infatti detto che la democratica è stata “irrispettosa” nei confronti degli elettori neri ed indiani, in quanto ha provato ad identificarsi con entrambi. Il leader MAGA ha inoltre definito la 59enne come “a malapena competente”, ed ha attribuito la sua ascesa nei sondaggi al suo genere.