Poco prima di radunare i suoi sostenitori ad Atlanta, sabato, Donald Trump ha attaccato duramente il popolare governatore repubblicano dello Stato, Brian Kemp, di cui lo stesso tycoon potrebbe avere bisogno a novembre, attaccandolo sul social Truth per aver “combattuto l’Unità e il Partito Repubblicano”.
“È una persona cattiva, sleale e un governatore mediocre”, ha aggiunto il leader MAGA, una volta presa parola sul palco. Tuttavia, secondo molti, l’attacco di Trump a Kemp potrebbe avere un effetto boomerang sulla campagna elettorale del candidato del GOP. Gli stessi repubblicani credono che i recenti commenti del tycoon possano contribuire a far traballare la sua posizione in uno Stato già in bilico come la Georgia.
“Sono seduto qui a grattarmi la testa”, ha detto Bobby Saparow, un repubblicano ed ex manager della campagna di Brian Kemp, “Attaccare il popolare governatore di uno Stato cruciale non ha davvero senso. Se vogliamo unirci, chiediamo il sostegno di colui che ha battuto il tuo avversario alle primarie di 52 punti e ha sconfitto Stacey Abrams”.
“Oltre 30.000 persone si sono rifiutate di votare per Trump in Georgia nel 2020 e ha perso per circa 12.000 voti”, ha invece osservato Erick Erickson, repubblicano dello stato in questione, “Non fa altro che ricordare a tutti perché non è ben visto. Inoltre, non ha una squadra di base in Georgia e dovrà fare affidamento su Kemp. Queste affermazioni gli faranno male”.
Dopo il comizio, inoltre, alcune personalità vicine al GOP hanno detto che il tycoon dovrebbe smetterla di rivangare il passato, facendo riferimento alle sue affermazioni, fasulle, secondo le quali le elezioni del 2020 sarebbero state truccate.

“Durante l’evento di Atlanta, il presidente Trump ha criticato il governatore Brian Kemp e ha rivisitato i risultati delle elezioni del 2020″, ha dichiarato Eric Tanenblatt, stratega repubblicano di lunga data, “Con la Georgia che è uno Stato cruciale, è fondamentale per il GOP guardare avanti ed evitare di soffermarsi sulle elezioni passate. Per vincere a novembre, i repubblicani devono presentare un fronte unito e dare priorità a politiche orientate al futuro”.
Dopo le parole poco lusinghiere nei suoi confronti, il governatore Kemp ha risposto a Trump, dichiarando che il suo obiettivo è “vincere a novembre e salvare il nostro Paese da Kamala Harris e dai Democratici, e non quello di impegnarsi in meschini insulti personali, attaccare i colleghi Repubblicani o soffermarsi sul passato”.
Al momento, non sono ancora chiare le motivazioni che hanno scatenato le accuse del tycoon al leader della Georgia. Tuttavia, per alcuni membri del GOP, a Trump non sarebbe piaciuta la decisione di Kemp di non prendere parte al suo comizio.