Nella Valle Centrale della California sono oltre 6.000 i vigili del fuoco al lavoro notte e giorno per cercare di domare il Park Fire, uno dei più grandi incendi nella storia dello Stato occidentale che, iniziato a fine luglio, ha già bruciato una superficie più grande di Los Angeles.
Le condizioni meteorologiche non sono state finora dalla parte dei soccorritori. Nonostante alcuni sporadici temporali, le precipitazioni sono state praticamente assenti negli ultimi giorni, mentre il caldo torrido, con temperature che sfiorano i 38 gradi Celsius e venti che raggiungono i 40 km/h, non fanno che complicare le operazioni di spegnimento.
“I temporali ci portano solo correnti discendenti, che sono problematiche,” ha dichiarato Christopher Young del dipartimento dei vigili del fuoco del Golden State.
L’incendio, che ha avuto origine vicino alla città settentrionale di Chico, ha già distrutto oltre 560 abitazioni e strutture, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Ad innescare le fiamme sarebbe stato un piromane che avrebbe spinto un’auto in fiamme in una gola. L’uomo è arrestato e accusato di incendio doloso, e si trova attualmente in carcere senza possibilità di cauzione.
La natura impervia del terreno rende difficile l’accesso alle linee del fuoco, richiedendo ore di viaggio per raggiungere le zone critiche. Alcuni vigili del fuoco sono trasportati in elicottero e rimangono sul posto anche per giorni, con rifornimenti portati anch’essi via aria.
Per far fronte all’emergenza, il National Interagency Fire Center ha richiesto l’intervento di squadre di vigili del fuoco dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, che arriveranno nei prossimi giorni per aiutare nelle operazioni non solo in California ma anche in Oregon e Washington.