L’ex marine americano Paul Whelan, il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e Alsu Kurmasheva, una giornalista russo-americana, sono atterrati negli Stati Uniti. Ad accoglierli, al loro arrivo alla Joint Base Andrews, nei pressi di Washington D.C, c’erano il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris.
I tre facevano parte di uno straordinario scambio di 24 prigionieri che coinvolgeva la Russia, gli Stati Uniti, la Germania, la Slovenia, la Polonia e la Bielorussa, il più grande nel suo genere dai tempi della Guerra Fredda. Al suo arrivo presso la Joint Base Andrews, il presidente ha tenuto innanzitutto a ringraziare la Germania e la Slovenia, affermando: “La decisione più difficile in questo caso è stata per gli altri Paesi, perché ho chiesto loro di fare cose che andavano contro il loro interesse personale”.

I giornalisti presenti hanno anche chiesto a Biden se avesse un messaggio per il Presidente russo, Vladimir Putin. Dinanzi a tale quesito, il leader politico statunitense ha risposto con un secco: “Stop”. Dopo l’arrivo alla JBA, ai rimpatriati e alle loro famiglie è stato offerto un volo per la base aerea di Lackland a San Antonio, in Texas, per ricevere assistenza post-isolamento presso il Brooke Army Medical Center.
“Alcune di queste donne e uomini sono stati trattenuti ingiustamente per anni”, ha aggiunto Biden, “Tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili. Oggi la loro agonia è finita. Questo accordo non sarebbe stato possibile senza i nostri alleati. Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia si sono fatti avanti e ci sono stati vicino. Sono stati al nostro fianco, hanno preso decisioni coraggiose e audaci, hanno rilasciato i prigionieri detenuti nei loro Paesi che erano legittimamente detenuti e hanno fornito supporto logistico per riportare a casa gli americani. Quindi, per chiunque si chieda se gli alleati siano importanti, lo sono. Sono importanti”.
“Oggi, nonostante tutte le loro sofferenze, mi dà grande conforto sapere che l’orribile calvario di queste persone è finito”, aveva invece affermato nel pomeriggio Kamala Harris, “l’amministrazione non smetterà mai di lottare per il rilascio di altri americani detenuti all’estero”.
Stando a quanto affermato da alto funzionario dell’amministrazione, il presidente americano ha monitorato la situazione “in tempo quasi reale” attraverso gli aggiornamenti del suo team di sicurezza nazionale, ed è rimasto collegato per tutto il giorno, in attesa di notizie circa gli spostamenti delle persone coinvolte nello scambio.

Il primo a scendere dall’aereo, nella tarda serata di ieri sera, è stato l’ex marine Whelan, che ha salutato ed abbracciato Biden. Subito dopo è toccato a Gershkovich, accolto da numerosi colleghi del WSJ ed alla Kurmasheva, che ha riabbracciato la figlia. “Non posso credere che tu sia davvero qui”, le ha detto la ragazza. I tre erano partiti dall’aeroporto di Ankara, in Turchia, dove era avvenuto lo scambio di prigionieri.