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Ecco chi sono le 24 persone dello scambio di prigionieri fra Russia e USA

Sedici sono rimpatriate in Occidente e otto sono tornate a Mosca

Federica FarinabyFederica Farina
Ecco chi sono le 24 persone dello scambio di prigionieri fra Russia e USA

Evan Gershkovich (in basso a sinistra), Paul Whelan (in alto a destra) e Alsu Kurmasheva (in basso a destra) in aereo di ritorno negli Stati Uniti, 1 agosto 2024 - ANSA/US Government/AFP PHOTO

Time: 7 mins read

Definito lo scambio più importante dalla Guerra Fredda, giovedì 1 agosto sono state rilasciate ventiquattro persone detenute tra Russia, Bielorussia, Stati Uniti, Germania, Polonia e Slovenia. La maxi-operazione è avvenuta grazie alla collaborazione dei funzionari di Mosca e Washington e anche all’intermediazione dell’intelligence turca. Dopo un primo scalo ad Ankara, tutti i prigionieri sono tornati al loro Paese d’origine, chi negli Stati Uniti, chi in Germania e chi in Russia, accolti dai rispettivi capi di Stato.

Le persone rimpatriate in Occidente sono: tre cittadini statunitensi (Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva e Paul Whelan); una inglese (Vladimir Kara-Murza); cinque tedeschi (Kevin Lick, Rico Krieger, Dieter Voronin, Patrick Schöbel e German Moyzhes); quattro prigionieri politici e attivisti dei diritti umani (Ilya Yashin, Andrei Pivovarov, Oleg Orlov e Aleksandra Y. Skochilenko); e tre russi che avevano legami con Aleksei Navalny (Lilia Chanysheva, Ksenia V. Fadeyeva e Vadim Ostanin).

Per la Russia, sono state rilasciate otto persone: Vadim Krasikov, i coniugi Artem Dultsev e Anna Dultseva, Mikhail Mikushin, Pavel Rubtsov, Roman Seleznev, Vladislav Klyushin e Vadim Konoshchenok.

Dalla Russia:

Evan Gershkovich:

32 anni, statunitense, inviato dal Wall Street Journal in Russia per indagare sul lavoro della milizia Wagner. A marzo 2023, mentre era in viaggio a Ekaterinburg, uno dei maggiori snodi commerciali russi, è stato arrestato dal servizio segreto di Mosca e accusato di spionaggio. Negli atti deposti dai pubblici ministeri si legge che Gershkovich avrebbe usato “metodi cospirativi minuziosi” al fine di ottenere “informazioni segrete” su un impianto industriale che produce carri armati e altre attrezzature militari per l’esercito russo. Il giornalista statunitense è stato quindi detenuto nel carcere moscovita di Lefortovo fino allo scorso 19 luglio, quando dopo solo tre udienze, un tribunale di Sverdlosk lo ha condannato a 16 anni e trasferito in una prigione di massima sicurezza in Siberia.

Da sinistra in alto in senso orario: il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, l’ex marine americano Evan Gershkovich, l’attivista dei diritti umani Oleg Orlov e gli oppositori russi Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin, Una combo con cinque dei rilasciati nello scambio di prigionieri tra Russia e Bielorussia da una parte e Stati Uniti e altri Paesi occidentali dall’altra, 1 agosto 2024 – ANSA /EPA

Alsu Kurmasheva:

47 anni, russa-statunitense, giornalista in servizio per l’emittente del governo USA Radio Free Europe/Radio Liberty. A maggio 2023, è stata prima multata durante un viaggio a Kazan, la sua città natale, per non aver dichiarato la sua seconda cittadinanza e poi arrestata per non essersi registrata come “agente straniero”. Da allora è stata messa in detenzione preventiva e, lo scorso dicembre, è stata condannata a sei anni e mezzo di reclusione per aver “diffuso false informazioni” sull’esercito russo in uno dei libri scritti da Kurmasheva.

Paul Whelan:

54 anni, ex Marine statunitense che ha prestato servizio in Iraq fino al 2004. È stato arrestato il 28 dicembre 2018, mentre era al matrimonio di un amico all’Hotel Metropol a Mosca. Uno degli uomini con cui stava festeggiando gli passò una chiavetta su cui, a suo dire, erano state inserite le foto dei suoi viaggi precedenti in Russia. I servizi segreti lo hanno fermato sostenendo che la USB contenesse informazioni militari russe classificate. Whelan è stato condannato per spionaggio a 16 anni di reclusione nel carcere di massima sicurezza di Mordovia. Diverse volte ha reclamato di aver subito un’aggressione da parte di un altro detenuto e di essere stato lasciato indietro mentre altri americani venivano liberati.

Vladimir Kara-Murza:

42 anni, veterano e attivista anglo-russa. Ad aprile 2022 è stato condannato a 25 anni di reclusione per tradimento quando ha fatto pressione a Washington per sanzionare i funzionari del governo russo coinvolti nell’abuso dei diritti umani in Ucraina. È sopravvisto a due tentativi di avvelenamento da parte di Mosca. Nel 2024, ha ricevuto il premio Pulitzer per i commenti scritti dalla cella e pubblicati sul Washington Post.

Kevin Lik:

18 anni, studente liceale della città di Maikop che è stato condannato a 4 anni di reclusione nel 2023 con l’accusa di tradimento perché avrebbe tentato di inviare fotografie di strumenti e truppe militari russe ai servizi segreti tedeschi.

Who has been freed in the unprecedented swap between Moscow and the West?

Kevin Lik was arrested in the spring of 2023 and charged with photographing military sites in Maykop, the capital of the North Caucasus republic of Adygea, and emailing the photographs to “representatives… pic.twitter.com/KR1YMQZW6n

— Novaya Gazeta Europe (@novayagazeta_en) August 1, 2024

Rico Krieger:

30 anni, cittadino tedesco  e mercenario che, lo scorso giugno, è stato condannato a morte da un tribunale di Minsk per terrorismo. È stato accusato di aver piazzato degli esplosivi sui binari ferroviari in Bielorussia – che Krieger ha confermato sostenendo di averlo fatto su istruzioni dei servizi speciali ucraini. Al momento del rilascio, è stato graziato dal presidente Aleksandr Lukashenko, uno dei più stretti alleati del Cremlino.

Dieter Voronin:

Cittadino russo-tedesco, scienziato politico che, a febbraio 2021, è stato arrestato per aver aiutato Ivan Safronov, un giornalista russo accusato di tradimento per aver passato informazioni classificate all’estero e condannato a 22 anni di reclusione. Anche Voronin ha ricevuto la stessa sentenza: da marzo 2023 era detenuto in un carcere di massima sicurezza, dove avrebbe trascorso i prossimi 13 anni, per aver tradito Mosca.

Patrick Schöbel:

38 anni, cittadino tedesco. A inizio luglio, in arrivo all’aeroporto di San Pietroburgo, dopo aver fatto scalo a Istanbul, è stato arrestato per contrabbando di droga: nel suo bagaglio è stato trovato un pacchetto di caramelle alla cannabis. Il 1 agosto non era stato ancora condannato.

German Moyzhes:

39 anni, cittadino russo-tedesco e avvocato che si occupava di fornire permessi di soggiorno in Germania e in altri Paesi dell’Unione Europea ai russi. È stato arrestato a fine maggio con l’accusa di tradimento, ma l’1 agosto non era ancora stato condannato.

Ilya Yashin:

41 anni, cittadino russo ed ex consigliere comunale di Mosca. A dicembre 2022 è stato condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione con l’accusa di “aver diffuso fake news” sulle atrocità commesse dalle truppe russe a Bucha, vicino a Kiev. Durante la sua carriera politica aveva partecipato a una serie di proteste contro all’amministrazione Putin.

❗️ Ilya Yashin: “I was made to understand that my return to Russia would mean no future exchanges”

“I was told by a FSB employee that I could return, like Navalny. Be arrested, like Navalny. And end up just like Navalny,” he added. pic.twitter.com/KoKD6ZcwNt

— Novaya Gazeta Europe (@novayagazeta_en) August 2, 2024

Andrei Pivovarov:

42 anni, cittadino russo e attivista politico, fondatore del movimento “Open Russia”. A luglio 2022 è stato condannato da un tribunale di San Pietroburgo a 4 anni di reclusione per essere coinvolto in “un’organizzazione indesiderabile” – i gruppi che, secondo il Cremlino, svolgono attività “scomode” contro al governo.

Oleg Orlov:

71 anni, cittadino russo che si è sempre battuto per la difesa dei diritti umani. È stato uno dei membri più attivi dell’organizzazione Memorial. A febbraio scorso un tribunale di Mosca lo ha condannato a due anni di reclusione per aver “screditato l’esercito russo esprimendo la sua opposizione alla guerra in Ucraina”.

Aleksandra Y. Skochilenko:

33 anni, cittadina russa, artista. Ad aprile 2022, poco dopo l’invasione dell’Ucraina, è stata arrestata e, a novembre 2023, è stata condannata a 7 anni di reclusione per aver attaccato alle etichette dei vestiti in un centro commerciale dei messaggi contro la guerra.

Lilia Chanysheva:

42 anni, cittadina russa e capa dell’ufficio di Navalny nella città di Ufa. È stata arrestata a novembre 2021 con l’accusa di far parte di un’organizzazione estremista e, a luglio 2023, è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Lo scorso aprile, un tribunale moscovita ha riaperto il caso e corretto la sentenza a 9 anni e mezzo di carcere.

Ksenia Fadeyeva:

32 anni, cittadina russa e capa dell’ufficio di Navalny nella città di Tomsk. Nel 2020, si è opposta all’elezione comunale dei candidati pro-Cremlino ed è stata arrestata. A dicembre 2023, è stata arrestata a 9 anni di reclusione per la sua vicinanza a Navalny.

Vadim Ostanin:

46 anni, cittadino russo e capo dell’ufficio di Navalny nella città di Barnaul. È stato arrestato nel 2021 e condannato a luglio 2023 a 9 anni di reclusione per essere coinvolto in un’organizzazione estremista.

Who has been freed in the unprecedented swap between Moscow and the West? pic.twitter.com/xmMTWWsqDi

— Novaya Gazeta Europe (@novayagazeta_en) August 2, 2024

Dall’Occidente:

Vadim Krasikov:

58 anni, agente dell’intelligence russa FSB. Nel 2021, un tribunale tedesco lo ha condannato all’ergastolo per il brutale assassinio di Zelimkhan “Tornike” Khangoshvili, ex leader paramilitare anti-russo in Georgia e Cecenia e informatore dell’intelligence di Berlino, commesso in pieno giorno in un parco della capitale della Germania. Secondo l’accusa, l’omicidio era stato commissionato dallo stesso presidente Putin.

Vadim Krasikov, the FSB killer, was the first of the assorted spies and criminals that Russia extracted from western jails who walked down the red carpet to meet Putin.
The Russian president hugged him.
He’s the one in the baseball cap and the Adidas shell suit pic.twitter.com/CqOlIPD1c3

— Bojan Pancevski (@bopanc) August 1, 2024

I coniugi Artem Dultsev e Anna Dultseva:

Abitavano in Slovenia e facevano parte del programma federale che spia i cittadini russi residenti all’estero, risalente all’epoca sovietica. E sono stati condannati a 18 mesi di reclusione con l’accusa di spionaggio e falsificazione dei documenti da un tribunale di Lubiana, che ne ha poi ordinato l’espulsione per i prossimi 5 anni. Si sarebbero presentati, infatti, come argentini sotto ai nomi di Ludwig Gisch e Maria Rosa Mayer Munos, parlando ai propri figli in spagnolo.

Mikhail Mikushin:

45 anni, ha fatto finta di essere un ricercatore brasiliano dell’Università di Tromso. Nel 2022, è stato arrestato in Norvegia con l’accusa di spionaggio.

Pavel Rubtsov:

42 anni, nato a Mosca nel 1982, ma trasferitosi in Spagna a nove anni. Da allora si faceva chiamare Pablo Gonzalez ed era noto ai più per essere un giornalista spagnolo. A febbraio 2022, è stato arrestato in Polonia per spionaggio, che lui ha negato giustificando di “star facendo il mio lavoro”.

Roman Seleznev:

40 anni, hacker arrestato alle Maldive nel 2014, poi estradato negli Stati Uniti nel 2017 e condannato a 14 anni di carcere. Avrebbe rubato i numeri delle carte di credito attraverso un negozio di computer americano per rivenderle ai russi. Si è dichiarato colpevole di aver organizzato una serie di frodi informatiche da 50 milioni di dollari e, in particolare, aver rubato 9 milioni di dollari alle banche USA.

Vladislav Klyushin:

43 anni, hacker che è riuscito ad accedere a registrazioni private su guadagni aziendali da 93 milioni di dollari. Nel 2021 è stato arrestato in Svizzera e poi estradato negli Stati Uniti. È stato condannato da un tribunale di Boston a 9 anni di carcere e a una multa da 34 milioni di dollari.

Vadim Konoshchenok:

48 anni, agente del Servizio di Sicurezza federale russo. Insieme ad altre quattro persone, sarebbe riuscito a ottenere tecnologie in ambito militare da aziende statunitensi per l’esercito russo. A dicembre 2022, è stato arrestato in Estonia per cospirazione e poi estradato negli Stati Uniti a luglio 2023.

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Federica Farina

Federica Farina

Laureata alla Scuola di Giornalismo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si occupa di attualità, arte e cronaca newyorkese Graduated from Journalism School at Catholic University in Milan, she writes about New York arts and social issues

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