Lunedì sera, quando lo zoom che ha raccolto quasi 200mila uomini bianchi in supporto di Kamala Harris ha superato i 4 milioni di dollari di donazioni, la piattaforma X/Twitter ha sospeso l’account di “White Dudes for Harris”.
Sebbene non siano chiare le ragioni esatte, il crash improvviso ha riacceso le preoccupazioni dei democratici sulla possibilità che la piattaforma, acquistata da Elon Musk nel 2022, venga usata per influenzare il dibattito online in questi ultimi mesi prima delle elezioni presidenziali. D’altronde, il 52enne di Pretoria ha detto chiaramente che sosterrà la candidatura di Donald Trump.
In ogni caso, in settimana l’account è stato ripristinato, ed i membri del gruppo hanno comunicato: “Siamo tornati! Dopo un’ondata di reclami giunti ad Elon Musk da parte della comunità #WhiteDudesforHarris, il nostro account è stato riattivato e ci è stato permesso di postare di nuovo. Grazie per essere venuti in nostro aiuto e per aver portato avanti questa conversazione in nostra assenza. Ne arriveranno altre!”.
Tuttavia, resta da capire come mai il profilo del movimento pro-Kamala sia stato sospeso di punto in bianco. Mike Nellis, fondatore e CEO della società di pubblicità digitale Authentic, nonché uno degli organizzatori di White Dudes for Harris, ha scritto in un post, lunedì sera, che X ha notificato al gruppo il blocco dell’account per “Violazione delle nostre regole contro l’elusione della sospensione”.
“Abbiamo spaventato Musk e Trump così tanto stanotte che hanno sospeso il nostro account e non ci faranno rientrare”, aveva scritto Nellis dopo l’episodio, “Questi ragazzi stanno scappando spaventati dal successo che abbiamo avuto stasera, ma non abbiamo intenzione di mollare”.
In un post successivo ha aggiunto: “Faccio questa domanda seriamente… siamo i primi bianchi ad essere stati sospesi dal Twitter di Musk? Credo di sì”. Martedì, il CEO di Authentic ha infine spiegato: “I nostri tweet sono tornati, ma il nostro account è ‘permanentemente in modalità di sola lettura’”.
Sul caso è intervenuto anche Mark Hamill, noto al grande pubblico come Luke Skywalker di “Star Wars”, che ha dichiarato: ““In poco più di 3 ore, l’appello su Zoom ha generato 4 milioni di dollari di donazioni per Kamala. Evidentemente, anche qualcun altro si è scatenato”. Al noto attore statunitense ha risposto lo stesso Musk, che ha affermato: “Il suo cervello è stato a marinare nel Kool-Aid per troppo tempo”.
Di fatto, con queste affermazioni, sicuramente poco lusinghiere, il patron di X ha voluto allontanare le voci circa un suo coinvolgimento nella sospensione dell’account degli uomini bianchi pro Harris, che attualmente conta oltre 58.000 followers.