Un gruppo di ricerca dell’Istituto Smithsonian a Washington, guidato da Mary Hagedorn, vuole realizzare sulla Luna una “banca dati della biodiversità” nella quale conservare campioni di cellule di animali con l’obiettivo di preservare la biodiversità sulla Terra, soprattutto delle numerose specie già in estinzione. Lo studio relativo al progetto è stato pubblicato su Bio Science.
Un approccio simile ha spinto già in passato alcuni ricercatori a realizzare una banca dei semi in una delle Isole Svalbard, in Norvegia. Si tratta di un grande deposito che contiene milioni di germogli di piante provenienti da tutto il mondo.
Adesso per realizzare quella che si potrebbe definire “l’Arca di Noè sulla Luna” i ricercatori propongono di utilizzare il sistema della crioconservazione. Il satellite sarebbe in questo senso il luogo ideale grazie alla sua temperatura che, nelle aree polari, si aggira intorno ai -200°C. Questa, infatti, è perfetta per mantenere i campioni congelati senza bisogno di alcun intervento umano e al riparo dal rischio che si rovinino a causa dell’innalzamento delle temperature e del cambiamento climatico in atto sulla Terra.
Come si evince dallo studio, i ricercatori di Washington hanno già realizzato i primi test sulla Terra per verificare la fattibilità del progetto utilizzando alcuni campioni organici di Gobide Stellato, un pesce del Pacifico in estinzione. Nel frattempo stanno pianificando altre verifiche per testare la conservazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale dedicandosi anche alla progettazione di speciali contenitori adatti a custodire i materiali biologici crioconservati per un lungo periodo di tempo.