Secondo i recenti dati raccolti dal centro di previsione meteorologica spaziale NOAA, questa sera una possibile tempesta geomagnetica potrebbe regalare lo spettacolo delle aurore boreali alle zone settentrionali degli Stati Uniti, visibili in particolare in Idaho e New York.
A causare queste affascinanti scie colorate sono le espulsioni di massa coronale (CME) provenienti dal Sole che invadono il nostro campo magnetico, provocando tempeste geomagnetiche nella nostra atmosfera. Queste fanno sì che le particelle cariche dei CME siano incanalate verso l’atmosfera vicino ai poli, dove reagiscono con l’ossigeno e l’azoto creando così le aurore.
Quella prevista per stasera è di classe G2 ovvero di intensità moderata. Se si considera che la scala di intensità istituita da NOAA per le tempeste geomagnetiche comprende un sistema di classificazione che va da G1 fino a G5 per le tempeste considerate devastanti, come quella che ha mandato internet in tilt lo scorso 10 maggio. Questa sarà una tempesta solare che non dovrebbe avere alcun impatto preoccupante sui sistemi tecnologici sia spaziali che terrestri.
“Un certo numero di CME è stato associato all’aumento dell’attività – ha annunciato il Centro di previsione meteorologica spaziale della NOAA, – con possibili tempeste geomagnetiche sull’atmosfera terrestre da martedì a giovedì che dovrebbero rientrare nelle categorie G3 per il 30 luglio, G2 per il 31 luglio e il 1 agosto”.
Tuttavia, come ha sottolineato Mark Twain, professore di scienze spaziali e fisica all’Università di Athabasca in Canada: “È piuttosto difficile prevedere con esattezza quanto sarà potente una tempesta geomagnetica, poiché il campo magnetico di un CME è molto difficile da misurare con precisione prima che si avvicini a noi”.