Oltre 145 mila ettari di terra stanno bruciando nell’area di Chicho, nel Nord della California. In meno di una settimana, Park Fire si è esteso talmente tanto da classificarsi al settimo posto fra gli incendi più grandi della storia del Golden State. Quattro le contee colpite – Butte, Plumas, Shasta e Tehama –, 67 strutture distrutte e oltre quattromila quelle a rischio. A poco meno di diecimila persone è stato dato l’ordine di evacuazione, secondo quanto riporta Cal Fire, il Dipartimento anti-incendi dello Stato. Per fortuna, non ci sono stati morti.
Quattromila vigili del fuoco provenienti da tutti gli Stati Uniti sono al lavoro in queste ore per cercare di controllare le fiamme. Solo il 12% per ora è stato contenuto. L’unica speranza è un cambiamento del clima: meno vento e temperature più basse aiuterebbero.
Ma non sembra esserci futuro migliore. Gli esperti avvisano che per le prossime settimane sono attese altre ondate di calore che non faranno altro che peggiorare la grave situazione che tutta la California sta vivendo. “Questo incendio, in particolare, brucerà per settimane, se non per mesi”, ha dichiarato Daniel Swain, scienziato del clima alla UCLA, al New York Times.
A impressionare gli esperti è stata la velocità con cui Park Fire si è esteso – circa duemila ettari all’ora. E la violenza dei tornado di fuoco. Infatti, l’assenza di pioggia – l’ultima a maggio –, le temperature costantemente alte – non si abbassano da 21 giorni – e il vento hanno comportato come conseguenza una maggiore presenza di vegetazione secca che ha facilitato, grazie al vento, una rapida combustione fino a creare delle vere e proprie esplosioni infiammate.
Le autorità sono in allerta per la possibilità di un secondo tornado di fuoco al Lassen Volcanic National Park, che ora è stato chiuso e che ospita diversi vulcani e fumarole attivi.
Ma la California non è l’unico Stato. Anche l’Oregon, l’Arizona e l’Idaho hanno attivato allarmi di evacuazione per pericolo di incendi e circa 26 mila vigili del fuoco sono al momento al lavoro per placare quelli già attivi, per un totale di oltre 800 mila ettari di terreno in fiamme.