Sono già una dozzina i gruppi di giovani elettori che hanno annunciato il loro sostegno alla candidata democratica in pectore Kamala Harris. Fra questi, Voters of Tomorrow e Leaders We Deserve, due fra le principali organizzazioni che cercano di coinvolgere i Gen Z e i Millennials, per “creare una nuova generazione di leadership americana”.
“Con il nostro futuro in gioco – hanno scritto in una nota congiunta, – dobbiamo mantenere il fronte del movimento giovanile unito nella lotta contro Donald Trump e JD Vance”.
A marzo, attraverso la campagna Biden-Harris, era stata lanciata un’iniziativa studentesca per mobilitare online i giovani di tutto il Paese nei campus universitari. Avevano dato la loro approvazione diversi gruppi giovanili, tra cui College Democrats of America, High School Democrats of America, Planned Parenthood Action Fund e Voices of Gen-Z.
“Con le sue lotte per la libertà riproduttiva, per il clima, per la giustizia economica e la prevenzione della violenza, la vicepresidente Harris ci rappresenta e per lei costruiremo una coalizione che la porterà alla vittoria – prosegue il comunicato. – Come membri di una delle generazioni più diversificate nella storia della nostra nazione, con la presidenza di Harris saremo finalmente rappresentati”.
Nel 2020, secondo un sondaggio di NBC, il 65% degli elettori della Gen Z di età compresa tra i 18 e i 24 anni aveva votato per Joe Biden, circa l’11% in più rispetto ad altre fasce d’età.
Da una ricerca di Tufts Tisch College Center for Information and Research on Civic Learning and Engagement, un’istituzione che si concentra sulla vita politica negli Stati Uniti, per gli elettori di età compresa fra i 18 e i 34 anni le questioni più urgenti da affrontare riguardano: l’inflazione, il costo della vita, la violenza armata, l’aborto, la salute mentale.
Nella ricerca di Tufts, il partito democratico risulta il più votato fra le nuove generazioni con il 54% delle preferenze, contro il 30% a favore del partito repubblicano e del 16% che è ancora indeciso. Il 57% dei giovani ha inoltre confermato che si recherà a votare alle prossime elezioni presidenziali previste il 5 novembre, mentre il 15% ha dichiarato di voler disertare le urne. Il 28% ha ancora dei dubbi.