Mancano poco più di 48 ore all’inizio degli attesissimi Giochi Olimpici. Venerdì, gli occhi del mondo saranno tutti puntati sulla capitale francese, che ospiterà quella che è stata definita come la “Cerimonia d’apertura più incredibile di tutti i tempi”.
Oltre 300mila spettatori assisteranno all’evento sulle rive della Senna, dove i più grandi atleti del mondo “sfileranno” a bordo dei battelli, durante un percorso che li porterà proprio sotto la Torre Eiffel. Saranno più di un miliardo, invece, gli appassionati che guarderanno la cerimonia da casa, incollati alla tv.
La Francia sa che per le prossime due settimane sarà il centro del mondo, e naturalmente vuole che tutto fili liscio. Ecco perché, stando a quanto affermato dagli organizzatori, questi saranno i Giochi “più sicuri di sempre”. In tal senso, in questi giorni che precedono l’inizio della manifestazione, le autorità locali hanno già avuto parecchio lavoro da “sbrigare”.
In settimana, infatti, il ministro degli Interni francese ha dichiarato che a circa 1.000 persone, sospettate di essere spie al soldo di una potenza straniera, verrà proibito di avvicinarsi alla manifestazione. In questi giorni sono stati effettuati 1 milione di controlli, che hanno coinvolto volontari olimpici, lavoratori e coloro che hanno richiesto i pass per entrare nella zona di sicurezza più strettamente controllata di Parigi – lungo le rive della Senna – prima della cerimonia di apertura sul fiume venerdì.
Le autorità hanno inizialmente bloccato circa 5.000 persone, ha dichiarato martedì il ministro degli Interni Gerald Darmanin, che ha poi aggiunto: “Tra queste ci i sono 1.000 soggetti che sospettiamo siano spie di qualche nazione straniera”.

“Siamo qui per assicurarci che lo sport non venga usato per lo spionaggio, per i cyberattacchi o per criticare e talvolta persino mentire sulla Francia e sui francesi”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento alla campagna diffamatoria promossa negli scorsi mesi in Russia. Darmanin ha però specificato che gli attacchi potrebbero giungere anche da altre nazioni.
Altre persone bloccate dalle Olimpiadi dopo i controlli sono state segnalate per sospetta radicalizzazione islamica, estremismo politico di destra o di sinistra, precedenti penali significativi e altri problemi di sicurezza. “Non abbiamo ritenuto opportuno che questi soggetti lavorassero come steward negli stadi o accompagnassero le varie selezioni”, ha spiegato Darmanin.
Nel corso della manifestazione, Parigi schiererà ben 35.000 agenti di polizia al giorno, con un picco di 45.000 per la cerimonia di apertura. Alle operazioni di sicurezza parteciperanno anche 10.000 militari.
In precedenza, il ministro degli Interni aveva dichiarato che gli atleti israeliani sarebbero stati protetti 24 ore su 24 dall’unità di polizia d’élite GIGN, che si occupa, tra l’altro, di antiterrorismo e della sicurezza dei funzionari governativi.