Chi è Kamala la persona privata a casa sua? Fra le molte cose che la campagna Trump dirà per attaccare la candidata democratica in pectore, potrebbe esserci l’accusa di non avere figli. Già qualcuno l’ha definita “una gattara senza bambini”: la definizione viene dal candidato vicepresidente repubblicano JD Vance, che nel 2021 diceva “questo paese con i democratici è governato dagli oligarchi delle grandi industrie e da un gruppo di gattare senza figli infelici delle loro scelte”, citando proprio Kamala Harris come esempio.
Non che ci sia nulla di strano a non avere figli (o ad amare i gatti), ma in effetti Harris di ragazzi ne ha avuti per casa due: sono i figli del marito Doug Emhoff con la prima moglie Kerstin. Harris incontrò il marito, ex avvocato dei divi di Hollywood, nel 2013 e lo sposò un anno dopo, acquisendo anche Cole (oggi trentenne) e Ella (oggi 25, ne aveva solo 15 all’epoca del matrimonio). In un articolo del 2019 per Elle, la vicepresidente descriveva i ragazzi “brillanti, divertenti, pieni di talento” cresciuti in “adulti bellissimi”. “Non ci piaceva la parola ‘stepmom'” (matrigna: in italiano è anche peggio), quindi i ragazzi mi hanno suggerito Momala. Sono piena di gratitudine per Doug, per Kerstin, e soprattutto per Ella e Cole. Il mio cuore non sarebbe intero, la mia vita non sarebbe piena senza di loro”.
In un video elettorale del 2021, fra altri tributi, Ella Cole descriveva Harris come “Momala, la migliore matrigna del mondo”.
Questo ruolo di madre adottiva diventa adesso anche simbolioa, in un mondo che discute sul concetto di maternità biologica, non biologica, surrogata.
Kamala Harris ha altre frecce al suo arco per conquistare gli elettori indecisi. Potrebbe essere la prima presidente donna, certo, ma anche la prima proveniente dal sud est asiatico. Ha una storia ricca di diversità etnica e sogno americano: è nata a Oakland, in California, il 20 ottobre 1964, dall’indiana Shyamala Gopolan e dal giamaicano Donald Harris, entrambi arrivati negli Stati Uniti per studiare a Berkeley e diventati accademici. Lei studiava endocrinologia, lui economia con una borsa di studio. Il matrimonio – fondato anche sulla passione condivisa per la giustizia sociale, che animava la California degli anni Sessanta – durò fino al 1971. Donald Harris è poi diventato docente di economia alla Stanford University, Shyamala medica; ha cresciuto Kamala e la figlia minore Maya continuando a fare ricerca; è morta nel 2009 per un tumore.
Al di là della carriera stellare da magistrata e poi politica, la Kamala privata è anche amante della buona cucina. Donald Trump si rilassa sul campo da golf, lei, dice, fra le pentole; ed è un’arte rara fra i presidenti. Jimmy Carter si considerava un bravo cuoco, Abraham Lincoln amava stare fra le pentole e Dwight Eisenhower pubblicò una ricetta per cuocere le bistecche direttamente sui carboni ardenti. “Mia madre mi diceva, Kamala, è chiaro che ti piace mangiare, meglio che impari a cucinare” raccontava la vicepresidente in una intervista del 2020. In un breve video del 2919 riemerso da poco dalle viscere della rete, spiega a un cronista come si prepara il tacchino del Ringraziamento prima di metterlo in forno mentre le fanno le prove microfono. In un’altra intervista del 2018, da senatrice, diceva “il mondo può impazzire, posso prendere sei aerei in una settimana ma quello che mi dà normalità è cucinare la cena di famiglia la domenica sera. Se cucino mi sento in controllo della vita”: come una forma di meditazione.
Nel 2020, in campagna presidenziale, aveva anche varato lo show YouTube “Cooking with Kamala”, fra pentole smaltate, spatole di silicone e cucchiai di legno.
Le sensibilità culinarie di un presidente possono indirizzare la sua politica alimentare (basta pensare all’orto di Michelle Obama, al gelato amato da Joe Biden, al fast food adorato da Trump). Kamala Harris propende per piatti più elaborati. Un altro video la mostra in cucina con l’attrice Mindy Kaling, che la chiama “la nostra futura presidente”: insieme preparano il masala dosa, un succulento piatto indiano a base di riso, patate e legumi, mentre Harris racconta che sua madre, nonostante la carriera, faceva sempre trovare alle bambine che tornavano da scuole “biscotti appena sfornati”. Il tema è delicato: donna in carriera o casalinga e madre perfetta? Davvero si può riuscire a fare tutto – ed è giusto presentarlo come un modello? Tutto per vincere le elezioni; e comunque, a Kamala Harris cucinare piace davvero.