Resi famosi dalle serie hollywoodiane, ma spesso ritenuti squallidi alloggi destinati a delinquenti, ora i motel americani vengono riscoperti dai giovani attratti da avventure “on the road”.
Negli ultimi anni, le umili strutture situate lungo le grandi arterie stradali hanno iniziato, grazie anche ad alcune pagine Instagram e a sitcom come Schitt’s Creek, a ospitare migliaia di fan. Pure i servizi di streaming, come Max, hanno contribuito con i loro programmi dedicati alla ristrutturazione ad accrescerne il fascino. Durante la pandemia inoltre molti viaggiatori in cerca di una via di fuga hanno trovato in questi luoghi una maggiore privacy. Si sono sentiti più liberi nel parcheggiare fuori dalle loro camere, fare il check-in alla reception in autonomia, prima di ripartire per le altre destinazioni.
Gli interni solitamente essenziali sono composti da un paio di letti, una scrivania, un televisore e due sedie per stanza.
I motel, la cui definizione deriva dall’unione di “motor” e “hotel”, sono esplosi dopo la costruzione negli anni ’50 e ’60 dell’Interstate System, il sistema stradale americano numerato. Nel 1964, vi erano in tutti gli Stati Uniti oltre 61.000 strutture, molte delle quali a conduzione familiare, a uno o due piani, che venivano utilizzate per le soste veloci dagli automobilisti. Negli anni ’90, vennero acquisite dagli immigrati indiani, dando origine a quello che è stato definito “il cartello dei motel Patel“. Nel 2012, questi “locali” erano rimasti soltanto 16.000, molti dei quali stavano per essere chiusi. I figli e i nipoti dei proprietari, nella maggior parte dei casi, avevano poco interesse nell’attività, definita estenuante e con pochi profitti.
Con il trascorrere del tempo grazie anche alla loro estetica così unica, i motel hanno richiamato l’attenzione di grandi investitori. Il gruppo Nomada nel 2016 ha acquistato lo Skyview di Los Alamos, in California, per 1,9 milioni di dollari, a cui ne ha aggiunti altri 3, per rinnovare la proprietà che ora dispone di 33 camere.
Mentre a Saratoga Springs, New York, molto ricercato è il Downtowner. Con una conduzione familiare e un arredamento definito “di buon gusto”, avvicina ospiti in cerca di un posto “semplice” e poco costoso in cui soggiornare. Assieme ad altri otto hotel viene gestito dal brand Bluebird by Lark, che nel 2018 lo ha acquistato per 4,25 milioni di dollari.
Ma ristrutturare un vecchio edificio può essere davvero molto costoso. Possono nascondersi insidie legate alla manutenzione, alla riconversione degli spazi, oltre al rifacimento dei tetti e dei cablaggi. Anche l’aumento dei costi di costruzione e l’incremento dei tassi di interesse hanno recentemente rallentato le operazioni, proprio mentre i motel stanno ricominciando a rinascere lungo le autostrade americane.