“La mia prima decisione come candidato nel 2020 è stata quella di scegliere Kamala Harris come vicepresidente. Ed è stata la decisione migliore che abbia mai preso. Oggi voglio offrire il mio pieno appoggio e sostegno a Kamala come candidata del nostro partito”.
Con queste parole, domenica sera, il presidente americano Joe Biden si è ufficialmente ritirato dalla corsa alla Casa Bianca, “facendo posto” alla sua numero 2.
Una donna nera in corsa per la Casa Bianca: la prima sfida di Kamala
In più di due secoli di democrazia, gli americani hanno eletto solo un presidente di colore e mai una donna, un record che spinge persino alcuni elettori neri a chiedersi se Harris sarà in grado di superare l’ostacolo più duro della politica statunitense.
“La sua razza e il suo genere saranno un problema? Assolutamente sì”, ha dichiarato LaTosha Brown, stratega politico e cofondatore del Black Voters Matter Fund. La 59enne si troverebbe ad affrontare altre grandi sfide: qualora dovesse aggiudicarsi la nomination, avrebbe appena tre mesi per fare campagna elettorale e per unire il partito e i donatori.
Tuttavia, molti democratici sono entusiasti della sua candidatura. Innanzitutto sarebbe una leader molto più giovane del repubblicano Donald Trump ma, soprattutto, è probabilmente la principale leader del partito ad essersi espressa a favore dell’aborto, un argomento da sempre molto discusso e sentito negli USA. Un tema, inoltre, che potrebbe avvicinare alla causa democratica gli elettori più giovani ed i progressisti, delusi ed amareggiati dalle leggi che negli ultimi anni hanno fortemente limitato tale pratica in diverse zone del Paese.
In queste prime ore, i democratici hanno già raccolto 46,7 milioni di dollari di donazioni.
Per gli analisti, gli elettori afroamericani sceglieranno la Harris
L’eventuale candidatura della Harris, secondo gli esperti, potrebbe portare alle urne un maggior numero di elettori afroamericani, che potrebbero vedere nella 59enne la giusta riposta a Donald Trump ed al suo vice J.D Vance.
Ad oggi, l’unica donna che ha rappresentato il partito democratico nella corsa alla Casa Bianca è stata Hillary Clinton, sconfitta proprio da Trump nel 2016. Ora, i sostenitori di Kamala credono che l’attuale vicepresidente sia in grado di superare nuovi ostacoli legati al suo genere ed al colore della sua pelle.
“L’America ha una storia di razzismo e di sessismo, quindi sono sicuro che questo fattore entrerà nella conversazione e nella sua campagna”, ha dichiarato Jamal Simmons, ex assistente della 59enne, “è anche vero che lei stessa potrà trarre vantaggio da questi argomenti, che molti afro-americani potrebbero sostenere la sua candidatura”.
La lotta al patriarcato ed i diritti all’aborto
La posizione di Harris all’interno del partito è migliorata grazie alla sua aggressiva difesa dei diritti riproduttivi dopo che nel 2022 la Corte Suprema ha annullato la sentenza Roe v Wade, che proteggeva il diritto delle donne all’aborto.
Biden le ha riconosciuto il merito di aver contribuito a evitare un’“ondata rossa” di vittorie repubblicane nelle elezioni di midterm di quell’anno, e la Harris ha attraversato il Paese come portavoce di punta della campagna sui diritti all’aborto. Con ogni probabilità, sarà proprio questo uno dei temi principali della sua imminente campagna elettorale.
Particolare importanza, inoltre, verrà data alla lotta contro il patriarcato, definito come “una droga infernale” da alcuni dei suoi sostenitori. Per gli analisti, infatti, nonostante l’ascesa dei politici neri, rimane una notevole riluttanza ad accettare le donne in ruoli di leadership chiave.
La scelta del vice: in 6 per un posto
Nel frattempo, in queste prime ore da candidata alla Casa Bianca, la 59enne ha già iniziato a guardarsi intorno per capire che sarà ad affiancarla in qualità di vice.
Tra i nomi più accreditati, vi sono Roy Cooper, governatore della North Carolina, Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania, Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, Mark Kelly, senatore dell’Arizona, Pete Buttigieg, segreatario ai trasporti dell’amministrazione Biden, e Andy Beshear governatore del Kentucky.