Sfortunatamente, la finale di Coppa America tra Argentina e Colombia è finita sotto la le luci dei riflettori della cronaca non soltanto per motivi calcistici. Sono state ben 27, infatti, le persone arrestate prima e dopo il triplice fischio. La maggior parte di queste, aveva preso d’assalto l’Hard Rock Stadium di Miami, teatro dell’ultimo atto della manifestazione, pur non avendo il biglietto.
Alcune immagini del prepartita, hanno fatto letteralmente il giro del mondo: migliaia di sostenitori, alcuni muniti di tagliandi falsi, hanno provato a sfondare i cancelli dell’impianto ed a forzare i cordoni di polizia. Altri, invece, hanno provato addirittura ad intrufolarsi sulle tribune entrando dal condotto d’areazione dello stadio.
A causa del caos generatosi all’esterno, molte persone, schiacciate tra la folla, hanno perso i sensi: fortunatamente, a differenza di quanto accaduto in passato anche in Europa, non ci sono state vittime. La partita è iniziata con oltre un’ora di ritardo. Lo stadio, che ospiterà anche le gare dei mondiali 2026, invece, ha subito innumerevoli danni.
Tra le persone finite in manette, però, non vi sono stati solo i tifosi. Al termine della finale, vinta dall’Albiceleste per 1-0, la polizia di Miami ha arrestato il presidente della Federcalcio colombiana, Ramón Jesurún, e suo figlio Ramon Jamil. Entrambi gli uomini devono rispondere di tre capi d’accusa per aggressione a pubblico ufficiale, dopo essere stati accusati di aver lottato con diverse guardie di sicurezza dello stadio.

Secondo i verbali, i due uomini hanno cercato di entrare in campo attraverso un tunnel, dove si stavano radunando i media. Sono stati fermati dalla sicurezza. Un alterco verbale alla fine è diventato uno scontro fisico, con una guardia che ha messo un “una mano aperta” sul petto di Ramon Jamil Jesurun per “farlo indietreggiare” e con il giovane che ha afferrato l’agente “intorno al collo” e l’ha tirato a terra prima di sferrare “due pugni”.
Ramón Jesurún, 71 anni, è presidente della federazione calcistica colombiana dal 2015 ed è vicepresidente della CONMEBOL, l’organo di governo del calcio sudamericano. In una dichiarazione rilasciata lunedì, l’organizzazione ha affermato: “CONMEBOL è stata soggetta alle decisioni prese dalle autorità dell’Hard Rock Stadium, in base alle responsabilità contrattuali stabilite per le operazioni di sicurezza. Avevamo accomandato a queste autorità procedure collaudate per eventi di questa portata, che NON sono state prese in considerazione”.
La polizia di Miami-Dade, dal canto suo, ha dichiarato che più di 800 agenti delle forze dell’ordine erano presenti alla partita. Oltre agli arresti, sono state espulse 55 persone.