Ustioni su tutto il corpo solo per aver camminato sotto il sole: è quello che lamentano molti americani che in questi giorni sono finiti in ospedale con lesioni alla pelle di secondo e terzo grado.
A causa del cambiamento climatico, che spinge le temperature estive sempre più in alto e per periodi sempre più lunghi, molte persone che si sono trasferite in città del Sud-Ovest in rapida espansione riferiscono di gravi ustioni a causa del sole e del contatto con superfici esterne roventi.
Nel 2022, l’Arizona Burn Center presso il Valleywise Health Medical Center di Phoenix, il più grande centro ustionati dello Stato, aveva ricoverato 85 persone con lesioni da contatto con superfici roventi durante il periodo estivo. Mentre nel 2023, quando per 31 giorni consecutivi le temperature sono salite sopra i 40 gradi, i pazienti sono stati 136, 14 dei quali sono morti. Nel 2024 l’ospedale ha già curato 50 persone, quattro delle quali decedute.
Clifford C. Sheckter, chirurgo e ricercatore sulla prevenzione delle ustioni presso la Stanford University, ha spiegato: “Il tuo corpo si siede letteralmente lì e cuoce. Quando poi qualcuno ti trova, sei già in insufficienza d’organo multisistemica”.
L’ondata di calore che ha investito il Sud-Ovest americano la scorsa settimana, si sta spostando verso Est per il weekend. Si prevede che le temperature aumenteranno nel Midwest e saliranno anche a New York City, dove potrebbero eguagliare il picco degli anni ’90 con un’umidità pari al 100%.
Syed Saquib, direttore medico del centro di cura delle ustioni, presso l’University Medical Center, ha dichiarato: “Prima di trasferirmi dalla Florida, otto anni fa, non avevo mai affrontato il problema. Questi pazienti richiedono molto più lavoro e cure estese rispetto agli altri tipi di ustionati”.
Phoenix, la città con la maggiore crescita dell’area metropolitana di Las Vegas, in Nevada, ha registrato negli ultimi dieci anni oltre 300.000 nuovi residenti, che spesso hanno lamentato ustioni più o meno gravi. L’asfalto è il principale responsabile delle bruciature da contatto, poiché assorbe circa il 95% delle radiazioni solari e copre gran parte del vasto paesaggio urbano.
Quando le temperature superano i 42º gradi, come accaduto a Las Vegas nei giorni scorsi per sette giorni consecutivi, la temperatura del marciapiede può salire fino a 64º gradi. Bastano quindi pochi secondi di contatto con queste temperature per incorrere in un’ustione di secondo grado e alcuni minuti per ottenere un’ustione di terzo grado. Nei casi più gravi, un’ustione da marciapiede può interessare il muscolo sottostante e persino l’osso.
I più colpiti risultano essere gli anziani, la cui pelle si è assottigliata e sono più inclini alle cadute; le persone senza fissa dimora, per il tipo di vita che conducono, ma anche a causa delle dipendenze da sostanze, che possono compromettere i loro movimenti.
I senzatetto compongono circa il 15% dei pazienti con ustioni superficiali ricoverate presso l’Arizona Burns Center. Altri pazienti sono rimasti feriti dopo essere svenuti a causa della disidratazione o di un attacco epilettico. Alcuni, come i diabetici che hanno una sensibilità limitata nella parte inferiore delle gambe, non si sono resi conto mentre camminavano che i loro piedi bruciavano.
Secondo l’American Burn Association, circa il 40% dei colpiti richiede un intervento chirurgico per questo tipo di lesioni, soprattutto per rimuovere il tessuto danneggiato e coprire l’area con un innesto di pelle.