In una lunga conferenza stampa via X, social di sua proprietà, il patron di Neuralink, Elon Musk, ha affermato che la società è pronta per istallare un nuovo microchip nel cervello di un secondo paziente. Il 52enne di Pretoria, in particolare, ha rivelato che l’intervento è in programma “per la prossima settimana o giù di lì”.
Neuralink sta apportando alcune modifiche alla procedura chirurgica e al posizionamento del suo dispositivo, per evitare i problemi verificatisi dopo la prima operazione, che aveva visto protagonista Noland Arbaugh. La tecnologia promossa dall’azienda era stata ideata per aiutare i pazienti affetti da paralisi a controllare la tecnologia esterna usando solo la loro mente. Inizialmente, il sistema registrava i segnali neurali utilizzando 1.024 elettrodi su 64 “fili” più sottili di un capello umano.
Tuttavia, in primavera, alcuni di questi fili si sono ritirati dal cervello del ventinovenne Arbaugh, paralizzato in seguito ad un incidente, riducendo la percezione del segnale del chip, le cui dimensioni sono quelle di un quarto di dollaro. Per questo motivo, dunque, Musk e soci hanno pensato di aumentare il numero di fili ultrasottili in direzione del cervello, ricevendo a maggio l’ok da parte della Food and Drug Administration statunitense.

Dopo le ultime modifiche, dunque, Neuralink si appresta ad istallare un nuovo chip nel cervello di un secondo paziente. “Il dispositivo è un po’ come un Fitbit o un Apple Watch con piccoli elettrodi”, ha affermato Musk nel corso della conferenza su X, “in futuro, il nostro obiettivo sarà quello di mitigare il rischio per la civiltà rappresentato dall’AI, grazie a una maggiore simbiosi tra l’intelligenza umana e l’intelligenza digitale”.
“Per la prossima fase di implementazione, vogliamo davvero assicurarci di fare il maggior numero possibile di progressi tra ogni paziente Neuralink”, ha aggiunto il multimiliardario di origini sudafricane, “Ora stiamo passando al nostro secondo paziente. Ma speriamo, se tutto va bene, di averne diversi, più di cinque, già quest’anno”.
Stando a quanto rivelato a maggio, la società avrebbe già un migliaio di persone tetraplegiche in lista d’attesa per un trapianto. Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, Musk e soci proveranno a promuovere il microchip anche al di fuori degli Stati Uniti. In particolare, la società vorrebbe avviare nuove sperimentazioni in Canada e nel Regno Unito.