Che le piante siano capaci di comunicare tra loro è cosa già nota in ambito scientifico. Gli alberi delle foreste per esempio, comunicano tra loro attraverso le radici sotterranee. Partendo da questi assunti un team di ricercatori dell’Università di Padova sta studiando la comunicazione di questi esseri viventi nell’ambito del progetto europeo ‘RooMors At the roots of motor intentions’, finanziato con quattro milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca.
Ciò che emerge finora dallo studio è non solo che le piante comunicano tra loro attraverso segnali impercettibili e invisibili all’uomo, ma che nonostante siano prive di cervello, siano capaci di movimenti intenzionali basati sulla risposta agli stimoli ambientali. L’obiettivo della ricerca, che dovrebbe concludersi entro cinque anni, è quella di decodificare il linguaggio delle piante e capire quali strategie utilizzano per sopravvivere, al fine di creare progetti mirati a risolvere i problemi legati all’ambiente e al clima.
“Abbiamo dimostrato per la prima volta, attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di analisi del movimento, che le piante sono in grado di pianificare una risposta in base alle caratteristiche degli stimoli ambientali e al contesto in cui si sviluppano”, dice Castiello responsabile scientifico del progetto e professore ordinario di Neuroscienze cognitive al dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova.
“Le nostre ricerche – prosegue – indicano che le piante sono in grado di riconoscere l’attitudine sociale espressa da altre piante e agire di conseguenza. Piuttosto che studiare le piante per scopi legati alla produttività e allo sfruttamento cerchiamo di capire come le piante vivono la loro vita e applicano soluzioni ‘intelligenti’.
“Noi esseri umani condividiamo con le piante tra il 30% ed il 50% dei geni”. L’obiettivo ultimo è dimostrare che, nonostante i loro destini si siano divisi nel corso dell’evoluzione, piante e animali hanno adottato soluzioni simili per sopravvivere”.
Per quanto riguarda il futuro della ricerca, “la scommessa è decodificare il linguaggio chimico che le piante utilizzano per comunicare e “prendere decisioni importanti per risolvere i problemi dettati da un ambiente in continua mutazione”, osserva Castiello.