Christian Grey di 50 sfumature di grigio (2012, Mondadori) e Hardin Scott di After (2019, Sperling & Kupfer) sono stati gli apripista di un genere che negli ultimi anni ha scalato tutte le classifiche: il “romance”. I romanzi rosa sono passati dall’essere relegati a uno scaffale in fondo, perché non erano molto popolari, a dominare le classifiche dei libri più venduti negli Stati Uniti.
Alcune libraie hanno intercettato questa tendenza e ne hanno approfittato per rispondere a questa fetta di mercato. Donne, infatti, sono la maggioranza delle lettrici del genere e anche le proprietarie dei nuovi locali che, da Est a Ovest, negli Stati Uniti, sono stati aperti negli ultimi due anni. Sono almeno venti – un numero straordinario considerando lo stato di crisi dichiarato dall’industria dell’editoria – le librerie inaugurate per vendere unicamente il genere “romance” e altrettante di quelle nate online stanno pensando di inaugurare una sede fisica.
Oltre ai libri, le librerie “rosa” offrono una serie di servizi aggiuntivi, come i firmacopie dove i lettori incontrano le autrici – sei titoli best-seller su dieci sono scritti da donne – o gadget e poster che riprendono le storie.
Non solo piccole e indipendenti. Le lettrici hanno fatto sì che anche i grandi retailer, come Barnes & Nobles o Target, ripensassero alle loro vetrine e ad alcune sezioni dei negozi per dare più spazio ai romanzi rosa. Ma soprattutto gli editori hanno cambiato approccio: le autrici autopubblicate vengono corteggiate e ricevono ottime offerte con grandi anticipi.
Prima la pandemia e poi l’hashtag #BookTok, con cui gli autori più giovani ma anche i lettori pubblicizzano quello che scrivono e leggono, hanno favorito un riavvicinamento alla lettura spostando il mercato sul genere rosa. Da 18 milioni di copie vendute nel 2020 a più di 39 milioni nel 2023, secondo i dati di Circana BookScan riportati dal New York Times.