Essere accompagnati dalla voce suadente di Sir Laurence Olivier, mentre ci si reca al lavoro, potrebbe rendere meno faticoso il tragitto metropolitano.
Questa almeno è la visione di ElevenLabs, una startup che si occupa di intelligenza artificiale. La società nei giorni scorsi ha annunciato che i fan di icone di Hollywood, come Judy Garland e James Dean, ora potranno ascoltare le voci dei loro beniamini che leggono libri, articoli e altri testi digitali.
L’azienda ha dichiarato di aver sottoscritto accordi con gli eredi di Olivier, Garland, Dean e Burt Reynolds, per aggiungere le voci dei loro congiunti sulla nuova app Reader e riprodurle artificialmente. Il prodotto generato da AI consentirà poi agli utenti, che lo scaricheranno a pagamento sul telefono, di ascoltare queste star del passato attraverso lo streaming individuale.
ElevenLabs, che non ha fornito dettagli su eventuali compensi finanziari offerti per i diritti di utilizzo, in un post ha dichiarato: “Rispettiamo profondamente la loro eredità e siamo onorati di avere le loro voci sulla piattaforma. Aggiungerli alla nostra crescente lista di narratori segna un importante passo avanti nella missione di rendere i contenuti accessibili in qualsiasi lingua e voce”.
Anche Liza Minnelli, figlia di Judy Garland e responsabile del suo patrimonio artistico, ha commentato che la famiglia è entusiasta di “sentire che adesso la voce della madre è disponibile per tutti coloro che la amano”.
Si sa che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ricreare l’immagine o la voce di qualcuno non avviene sempre con il consenso dell’interessato. Una falsa robocall del presidente Joe Biden, a inizio anno, invitava le persone a non recarsi a votare alle primarie presidenziali del New Hampshire.
Pure l’attrice Scarlett Johansson coinvolta in un episodio analogo aveva dichiarato di essere “scioccata, arrabbiata e incredula” dopo aver scoperto che un’opzione vocale sull’app ChatGPT, usava la sua voce. Johansson aveva in precedenza rifiutato l’offerta del fondatore di OpenAI, Sam Altman, di promuovere il prodotto text-to-speech di ChatGPT.
L’IA è stata anche una delle questioni cruciali nello sciopero SAG-AFTRA intentato dalle star americane lo scorso anno. Gli attori hanno chiesto limitazioni nell’uso dell’intelligenza artificiale e i produttori di TV e film ora dovranno ottenere consensi per utilizzare repliche digitali. Gli artisti inoltre potranno ottenere compensi nel caso di creazione di sembianze virtuali.
Al di là dello sfruttamento indebito di voce e immagine, resta poi il problema di informare correttamente l’utente finale sull’origine artificiale del contenuto che guarda o ascolta.