Ci sono i “mattoni della vita” nei frammenti dell’asteroide Bennu prelevati e riportati sulla Terra nel corso della missione Osiris-Rex della Nasa del 2023.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini chimiche condotte da un team di ricerca internazionale pubblicati sulla rivista Meteoritics & Planetary Science, il frammento apparterebbe a un antico mondo oceanico poiché è stata trovata una significativa presenza di acqua al suo interno. Inoltre, il campione presenta notevoli tracce di minerali argillosi, in particolare di serpentino che si trova anche sulle dorsali medio-oceaniche della Terra, dove il materiale del mantello, ovvero lo strato che si trova appena sotto la crosta terrestre, incontra l’acqua, spiegano i ricercatori. Questa interazione genera la formazione di argilla e dà origine a una varietà di minerali come ossidi di ferro, solfuri di ferro e carbonati.
La scoperta più inaspettata che emerge da queste prime indagini è però la presenza di fosfati idrosolubili. Questo elemento ha catturato l’attenzione dei ricercatori perchè si tratta appunto dei cosiddetti “mattoni della vita” che rendono possibile l’esistenza del nostro pianeta.
Secondo Dante Lauretta dell’Università dell’Arizona a Tucson, primo coautore dell’articolo e responsabile scientifico della missione Osiris-Rex: “La presenza e lo stato dei fosfati, insieme ad altri elementi e composti su Bennu, suggeriscono la presenza di acqua nella storia dell’asteroide. Bennu potenzialmente avrebbe potuto far parte di un mondo più umido. Tuttavia, questa ipotesi richiede ulteriori indagini”.