Una Svizzera sicura e determinata fa fuori l’inguardabile nazionale italiana agli ottavi dei campionati europei di calcio. Al 37esimo del primo tempo il gol di Freuler accende lo stadio di Berlino e gela gli azzurri; il secondo gol arriva all’inizio della ripresa da Vargas, e l’Italia si spegne definitivamente.
Gli azzurri hanno colpito due pali, ma hanno nel complesso costruito quasi nulla, mentre il capitano Gigio (Gianluigi) Donnarumma, unico brillante in campo, ha dovuto impegnarsi in un paio di parate decisive.
Gli elvetici troveranno ai quarti la vincente tra Inghilterra e Slovacchia. L’Italia invece torna a casa con l’amaro in bocca. Dopo due Mondiali in cui non si è qualificata, e l’Europeo di quattro anni fa che invece ha vinto, la nazionale azzurra era ripartita appena dieci mesi fa con Luciano Spalletti dopo l’addio di Roberto Mancini. Mancano la coesione, l’abitudine al gruppo, la voglia, e forse mancano anche i giocatori.
Uno Spalletti delusissimo ha parlato ai microfoni Rai prendendosi la responsabilità che “è sempre dell’allenatore, le scelte le ho fatte io. Parlerò con Gravina”, il presidente della FIGC, “e sentiremo…” In teoria ha un contratto fino al 2026. Sottilmente però punta il dito anche sui problemi della squadra: “Ha fatto la differenza il ritmo, siamo stati troppo inferiori nel primo tempo. Mi hanno detto che li ho fatti allenare troppo, stavolta li avevo fatti riposare, ma come ritmo siamo stati comunque troppo inferiori. Forse in questo momento non siamo in grado di fare più per diversi condizionamenti”. Si torna a casa con le pive nel sacco e tanti punti interrogativi sul futuro.
“Fa male, fa malissimo uscire così, chiediamo scusa a tutti” ha detto Donnarumma, portiere del PSG, sempre alla Rai. “L’eliminazione è meritata, Il primo tempo è andato malissimo, poi dovevamo reagire nel secondo e invece abbiamo subito preso il secondo gol. È mancato tutto, la qualità, il coraggio…”.

Una pioggia di tweet e post delus, sarcastici, infuriati ha invaso i social. Gli italiani non sono abituati ad essere considerati una squadra di secondo piano; ma quella che si è vista in campo nel girone eliminatorio da cui si è qualificata per miracolo con un gol in extremis al 98esimo, a questa partita di ottavi, al secondo piano non ci arriva nemmeno.
