Tamayo Perry, 49 anni, surfista professionista, bagnino e, in alcune occasioni, attore, è stato tragicamente ucciso da uno squalo, vicino a Goat Island. In passato, il noto personaggio hawaiano aveva fatto parte del cast di Pirati dei Caraibi, figurando tra le comparse. Stando ad alcuni addetti ai lavori, Perry è stato il primo surfista di livello mondiale a morire a causa di uno squalo.
Domenica, il 49enne si trovava sulla sua tavola amato lungo la costa occidentale di Oahu, quando è stato ferito mortalmente dal temibile predatore, che non gli ha lasciato via di scampo. Perry ha praticato il surf per più di 15 anni, vincendo anche la Pipeline Master trials nel 1999. Stiamo parlando di una delle competizioni più importanti al mondo, contraddistinta da quella che viene considerata come l’onda più pericolosa in assoluto.
“Per un certo periodo è stato uno dei migliori surfisti circolazione”, ha detto di lui Brendan Buckley, editore di Stab Magazine, un giornale online dedicato a questo sport, “Ha cavalcato alcune delle onde più folli della sua epoca. Era incredibilmente rispettato da tutti per quello che faceva”.
Una volta ritiratosi dai professionisti, nel 2016 il 49enne ha iniziato la carriera da bagnino presso la North Shore per la City and County of Honolulu Ocean Safety. Il surf e, più in generale, il mare, non erano le uniche passioni di Perry. L’hawaiano, infatti, amava il cinema e la recitazione. Sul sito profilo “imdb” gli sono stati accreditati diversi piccoli ruoli in alcune produzioni, tra cui quello di un bucaniere in “Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare” nel 2011. Nello stesso anno è apparso in un episodio della fortunatissima serie televisiva “Hawaii Five-0”. Ha partecipato, inoltre, anche a un paio di spot pubblicitari nazionali.
“La personalità di Tamayo era contagiosa e per quanto la gente lo amasse, lui amava di più tutti gli altri”, ha dichiarato il capo della Ocean Safety di Honolulu, Kurt Lager, “era una leggenda da queste parti, nonché una persona molto rispettata”.
Era stato proprio il personale dell’Ocean Safety a recuperare il corpo di Perry: sfortunatamente, all’arrivo dei soccorsi, per il surfista non c’era più nulla da fare.