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Julian Assange: dalla nascita di Wikileaks alla sua liberazione

Attraverso gli attacchi hacker, furono pubblicati 250 mila documenti diplomatici che misero in cattiva luce gli Stati Uniti

Massimo JausbyMassimo Jaus

A Pro-Assange campaigner holds a placard in front of the US Embassy during a protest in Berlin, Germany, 20 February 2024 ANSA/EPA/Filip Singer

Time: 3 mins read

Julian Assange con le sue rivelazioni ha fatto un bell’occhio nero agli Stati Uniti mettendo in piazza i panni sporchi della guerra in Afghanistan e Iraq. I suoi scoop portarono alla luce la brutalità dei militari americani nelle guerre. Ma non solo. Con le sue “talpe” è riuscito a scovare le e-mail dei dirigenti del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali del 2016 in cui Hillary Clinton era candidata contro Donald Trump.

Anni prima, nel novembre 2010, WikiLeaks, il sito internet che riceve e pubblica documenti, soprattutto militari coperti da segreto, diffuse oltre 250.000 dispacci diplomatici del Dipartimento di Stato, che furono pubblicati da alcuni grandi media internazionali.

Ora la storia, almeno quella giudiziaria, sembra prossima alla conclusione. L’aereo di  Assange è arrivato sulle isole Marianne, territorio americano nel Pacifico. Il 52enne fondatore di Wikileaks è arrivato su un jet privato all’aeroporto di Saipan. Mercoledì ci sarà l’udienza dove, in virtù del patteggiamento raggiunto con il Dipartimento della Giustizia Usa, sarà condannato a 5 anni che ha già scontato in un carcere britannico, quindi Assange sarà libero e potrà partire per l’Australia il giorno stesso.

Era stato arrestato a Londra nel luglio 2019, dopo essere stato rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana in Gran Bretagna dal 2012.

Inizialmente gli inquirenti federali americani volevano processarlo con 18 capi d’imputazione – facendo riferimento ai sensi dell’Espionage Act – per la divulgazione di documenti militari riservati.

Ma chi è davvero Assange? Un valoroso eroe della verità, un paladino del primo emendamento, come dichiarano i suoi sostenitori, o un uomo in cerca di pubblicità – come affermano i critici – che con le sue divulgazione dei dossier segreti ha messo in pericolo vite umane rendendo di dominio pubblico una massa di informazioni sensibili?

La sua reputazione è stata offuscata anche dalle accuse di stupro e di violenza sessuale da parte della Svezia, che lui nega.

epa08239789 (FILE) Julian Assange ANSA/EPA/ANDY RAIN

Secondo la BBC, che cita i suoi collaboratori, Assange ”è intenso, motivato e molto intelligente, con un’eccezionale capacità di decifrare codici informatici”.

Nato nel 1971 a Townsville, nello Stato australiano del Queensland, e diventato padre a soli 18 anni, Assange ha iniziato a interessarsi ai computer in giovane età mettendo a frutto le sue potenzialità in matematica. Secondo il Guardian, già all’inizio degli anni ’90, era considerato uno degli hacker australiani più esperti. Nel 1995 fu accusato, insieme a un amico, di decine di attività di hacking. È stato multato per diverse migliaia di dollari australiani ed è riuscito a sfuggire alla prigione solo a condizione che non commettesse nuovamente un reato. Decise allora di entrare nel mondo accademico, collaborando alla stesura di un libro – che fu un bestseller – sul lato oscuro di Internet, prima di studiare fisica e matematica. Nel 2010 Assange ha raggiunto la ribalta mondiale dopo aver pubblicato una serie di notizie top secret che gli erano state fornite da Chelsea Manning, un ex soldata transgender dell’esercito americano. Tra i file c’era il video di un attacco delle forze armate americane con un elicottero Apache del 2007 a Baghdad in cui vennero uccise 11 persone, tra cui due giornalisti della Reuters.

Dopo che il video venne fuori il Pentagono, con molto imbarazzo, ha avviato un’indagine penale e alla fine Manning è stata condannata e incarcerata per fuga di notizie, anche se in seguito la sua pena è stata commutata dal presidente Obama. L’ex militare passò a Wikileaks 251 mila cablogrammi diplomatici e oltre 482 mila rapporti dell’esercito.

Nel luglio e ottobre 2010, il sito pubblicò oltre 250.000 dispacci diplomatici statunitensi. Alla fine del 2010 spiccò un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti.

Nel 2016 Assange ha fatto nuovamente notizia dopo che WikiLeaks pubblicò e-mail da parte di alcuni dirigenti del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali americane. Gli inquirenti federali hanno affermato che le lettere digitali erano state rubate dall’intelligence russa e facevano parte di un’operazione per interferire nella scelta di un nuovo presidente per conto di Donald Trump.

Edward Snowden (wikimedia)

Concludendo, Assange ha ricordato un altro clamoroso caso di diffusione dei segreti americani a opera di un cittadino americano, Edward Snowden. L’analista della National Security Agency (NSA), l’agenzia di intelligence USA che si occupa della raccolta di informazioni, il quale nel maggio 2013 fuggì prima ad Hong Kong, dove incontrò un gruppo di giornalisti investigativi. Fra questi c’era anche Glenn Greenwald, l’avvocato americano e giornalista del Guardian, ai quali Snowden consegnò decine di migliaia di documenti classificati che vennero pubblicati dal giornale britannico, Washington Post ed altri quotidiani internazionali. Greenwald, quando esercitava la professione legale, era specializzato nel Primo Emendamento e nel diritto di espressione.

Dopo che i dossier furono pubblicati l’impatto che ebbero sul sistema di intelligence americana fu enorme, dal momento che i documenti rivelavano una serie di programmi di spionaggio globale anche all’interno degli Stati Uniti. Rivelazioni che hanno creato imbarazzanti situazioni diplomatiche all’amministrazione di Barack Obama, dato che venne fuori che Washington spiava, e spia tuttore, i leader di Paesi stranieri, amici e alleati come Angela Merkel e molti altri.

Anche lui, come Assange, è stato lodato da più parti come una gola profonda che ha avuto il coraggio di denunciare le scorrettezze del sistema di intelligence americano. E anche lui ha avuto i suoi critici che lo hanno definito un traditore che con le sue clamorose rivelazioni ha aiutato i Paesi nemici, come la Russia di Putin.

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Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

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