Per più di vent’anni, gli Stati Uniti hanno sostenuto che Al Qaeda ha agito da sola durante l’attacco dell’11 settembre. Tuttavia, un video recentemente pubblicato in settimana ha sollevato dubbi sul fatto che il governo saudita abbia fornito un’assistenza cruciale ai terroristi nel corso dell’attentato. Come dichiarato da Richard Lambert, un agente dell’FBI in pensione che ha condotto l’indagine iniziale sull’11/09, il filmato è stato girato nel 1999, durante i 90 giorni in cui Al Qaeda stava decidendo gli obiettivi da colpire.
Nel video, si sente la voce di Omar al-Bayoumi, che secondo i federali era un agente dei servizi segreti sauditi. Quest’ultimo avrebbe legami stretti con due dei dirottatori autori dell’attentato. “È un altro grande mattone in un enorme muro di prove che a questo punto indica la complicità del governo saudita negli attacchi dell’11 settembre”, ha detto Lambert. Bayoumi ha girato il video nel corso di più giorni. In esso, mostra le entrate e le uscite del Campidoglio, le postazioni di sicurezza, un modello dell’edificio e l’obelisco in onore di George Washington, facendo notare che lì vicino si trova anche l’aeroporto.
Gli investigatori federali ritengono che i dirottatori del volo 93, che si è schiantato vicino a Shanksville, in Pennsylvania, avessero come probabile obiettivo proprio il Campidoglio degli Stati Uniti. Gli avvocati delle famiglie dell’11 settembre e gli ex analisti dell’intelligence credono che nel video il presunto agente segreto saudita stesse monitorando l’edificio in questione proprio per fornire dettagli utili ai terroristi. “Credo che nel filmato Bayoumi stia parlando con i pianificatori di Al Qaeda-ha affermato lo stesso Lambert- che gli hanno affidato il compito di girare un video di sorveglianza pre-operativa dell’obiettivo previsto”.
Nel corso del suo soggiorno presso la capitale statunitense, Bayoumi era spesso in compagnia di due diplomatici sauditi che, secondo l’FBI, avevano “legami con Al Qaeda”. Secondo il governo arabo, invece, l’agente segreto si trovava negli USA in qualità di turista. Una versione dei fatti più volte contestata da diversi agenti federali, oggi in pensione, come Ken Williams, che ha condotto le indagini sull’11 settembre a Phoenix, dove uno dei dirottatori aveva frequentato la scuola di volo.
Il video, invece, venne ritrovato dalla polizia britannica, in seguito all’irruzione presso l’appartamento di Bayoumi, poco dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Il filmato venne consegnato all’FBI nei giorni successivi. Ora, la domanda che si stanno ponendo le famiglie delle vittime è una sola: come mai tutto ciò è stato reso noto solo 23 anni dopo l’attentato?
Nel frattempo, il governo saudita e lo stesso Bayoumi continuano a negare qualsiasi coinvolgimento negli attacchi del 2001: i loro avvocato hanno presentato una mozione per archiviare il caso.