Due mostre del pittore statunitense Kehinde Wiley sono state annullate al Minneapolis Institute in Minnesota e al Joslyn Art Museum a Omaha, in Nebraska, a causa delle recenti accuse di violenza sessuale rivolte dall’artista Joseph Awuah-Darko.
Un portavoce del Minneapolis Institute of Art ha comunicato alla stampa che in seguito alle “sfortunate vicende” non procederanno con la presentazione. Mentre un rappresentante del Joslyn Art Museum, dove l’esposizione si sarebbe dovuta tenere a settembre, ha riferito di aver deciso che “la mostra Kehinde Wiley: Omaha non verrà presentata nel 2024 e che eventuali aggiornamenti verranno annunciati in un secondo momento”.
Il mese scorso, in un post affidato a Instagram, il poliedrico artista ghanese Joseph Awuah-Darko aveva accusato Wiley di averlo aggredito due volte durante un evento nel 2021. Il pittore, noto per aver realizzò il ritratto a Barack Obama, aveva negato prontamente le accuse specificando che fra i due vi era stata una breve relazione e che “l’atto era stato consensuale”.
Due settimane dopo anche l’attivista Derrick Ingram aveva puntato il dito contro Wiley. Secondo quanto raccontato, lo avrebbe violentato nel suo appartamento di Soho sempre nel 2021. Ingram aveva inoltre dichiarato che, su richiesta di Wiley, aveva firmato un accordo di non divulgazione.
Anche l’artista britannico Nathaniel Lloyd Richards e il fotografo Terrell Armistead hanno denunciato, tramite post sui social media, di aver subito da parte di Wiley palpeggiamenti e aggressioni sessuali.
Il pittore statunitense ha negato tutte le accuse. “È deludente che questa invenzione guidata dai social media stia distraendo dall’obiettivo del tour: far luce sulle disuguaglianze che le persone nere affrontano nella nostra società. Queste accuse sono completamente false, sollevando più domande sulla loro credibilità e motivazione di quanti siano i fatti a sostegno della loro autenticità”.