Dopo mesi di battaglia, il governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis e il gigante dell’intrattenimento Disney hanno seppellito – temporaneamente – l’ascia di guerra e sottoscritto un accordo che permetterà alla multinazionale di sviluppare il Walt Disney World Resort vicino a Orlando per i prossimi 15 anni.
I termini dell’intesa tra l’azienda di Topolino e il Central Florida Tourism Oversight District, Disney investirà almeno 8 miliardi di dollari nel resort nel corso di un decennio, con un investimento totale previsto di 17 miliardi di dollari entro 10-20 anni. Inoltre, Disney promuoverà un’iniziativa per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili e garantirà che almeno il 50% della spesa totale per l’espansione finisca nelle casse delle imprese della Florida.
L’accordo consente inoltre a Disney di costruire un quinto parco tematico, ampliare gli spazi commerciali e per uffici, e aggiungere circa 14.000 camere d’albergo, portando il totale del resort a quasi 54.000 camere. Jeff Vahle, presidente di Disney, ha dichiarato che il nuovo accordo “apre la strada per investire miliardi di dollari nel Walt Disney World Resort”.
Lo scorso marzo Disney e i rappresentanti del governatore DeSantis avevano già raggiunto un compromesso per mettere fine alla causa riguardante il controllo del distretto speciale che include i parchi tematici di Walt Disney World. Le due parti erano entrate in rotta di collisione già nel 2022, dopo che l’ex CEO di Disney, Bob Chapek, aveva criticato una legge statale che limitava la discussione su sessualità e genere nelle scuole della Florida, nota come la legge “Don’t Say Gay”.