Giorgia Meloni prova a chiudere il ‘caso’ aborto, che ha rischiato di oscurare i lavori della prima giornata del G7. Ma dalla Presidenza italiana non si nasconde l’irritazione per una “scorrettezza” venuta da qualche cancelleria, dopo il voto delle europee.
Giovedì mattina diverse fonti diplomatiche avevano confermato che nella bozza delle conclusioni, che saranno diffuse venerdì, era stato cancellato il riferimento (inserito al G7 di Hiroshima nel 2023) alla necessità di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”. Un intervento di ‘bianchetto’ che avrebbe suscitato il disappunto, tra gli altri, di Francia, Canada e Usa, che puntavano il dito contro l’Italia. Disappunto che in mattinata sembrava confermato dal Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Il presidente Biden – aveva detto a questo proposito – “parla sempre di diritti umani in tutte le sue interazioni, sia con gli amici sia con gli avversari, e nei prossimi due giorni non ci saranno cambiamenti”.
In serata, con un gruppo di giornalisti arrivati a Borgo Egnazia, è giunta la precisazione, senza però nascondere minimamente l’irritazione per quanto accaduto. Secondo fonti italiane, è vero che nella dichiarazione non c’è la parola aborto ma perché gli impegni assunti a Hiroshima “vengono tutti riconfermati” con “un esplicito riferimento, un paragrafo rilevante”. Dunque “non si fa nessun passo indietro”. Evidentemente è stato “montato un caso” con “un po’ di strumentalizzazione elettorale o post-elettorale, qualcuno magari ha voluto inserire qualche strumento di disturbo”. Chi sia il ‘qualcuno’ le fonti non lo vogliono dire per “etica professionale” ma “è scorretto dire che l’Italia ha tolto o non ha tolto. La scorrettezza noi l’abbiamo subita ma non la rifacciamo”.
Peccato che nel frattempo il presidente francese Emmanuel Macron si sia detto “rammaricato” per la posizione dell’Italia. “La Francia ha integrato nella sua Costituzione il diritto delle donne all’aborto, la libertà di disporre del proprio corpo. Queste non sono le stesse sensibilità che esistono oggi nel vostro Paese […]. Me ne rammarico”, ha dichiarato Macron, secondo quanto riporta l’Afp, a margine del vertice.
Nel frattempo l’opposizione in Italia ha continuato ad attaccare la premier. Mentre le parlamentari di Avs chiedevano a Meloni di riferire in Parlamento, arrivava il duro intervento della segretaria del Pd Elly Schlein: “L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un consesso internazionale come il G7, il governo dovrebbe promuovere l’immagine del Paese restituendo a livello internazionale l’autorevolezza e il profilo che ha sempre avuto. E invece – per la leader Dem – il governo Meloni si presenta davanti agli altri capi di Stato e di governo mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne come quello di scegliere sul proprio corpo. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese. Una vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese”.