Enorme novità in arrivo in casa Apple. L’azienda di Cupertino ha infatti raggiunto un accordo con OpenAI, che le consentirà di portare i sistemi di ChatGPT sui propri dispositivi, tra cui iPhone, iPad e Mac. L’annuncio è stato ufficializzato nel corso della World Wide Developers Conference, dove il colosso californiano ha riconosciuto di doversi impegnare maggiormente nel settore dell’intelligenza artificiale, grazie alla quale riuscirà a rendere più efficiente Siri, il proprio assistente virtuale.
La tecnologia in arrivo, che farà parte degli aggiornamenti gratuiti dei software nel corso dell’anno, è stata denominata “Apple Intelligence”. “Tutto questo va oltre l’intelligenza artificiale, è intelligenza personale ed è il prossimo grande passo per la nostra azienda”, ha dichiarato il CEO Tim Cook, “l’AI deve riflettere i nostri principi: essere potente, intuitiva, integrata ai nostri prodotti, calata nel contesto personale e costruita per mantenere la privacy”. “Insieme ad Apple, stiamo rendendo più facile per le persone beneficiare di tutto ciò che l’AI può offrire”, ha invece affermato Sam Altman, CEO di OpenAI.
L’accesso opzionale di Siri a ChatGPT sarà gratuito per tutti gli utenti di iPhone e sarà disponibile su altri prodotti Apple una volta che il servizio sarà integrato nella prossima generazione di sistemi operativi del colosso di Cupertino. Gli abbonati a ChatGPT dovrebbero essere in grado di sincronizzare facilmente i loro account esistenti quando utilizzano l’iPhone e potranno ottenere funzioni più avanzate rispetto a chi usa la versione gratuita.

Oltre a consentire a Siri di attingere al bagaglio di conoscenze di ChatGPT, Apple sta apportando al suo assistente virtuale un ampio rinnovamento, con il quale diventerà più versatile e funzionale, anche se attualmente “risponde” a circa 1,5 miliardi di domande al giorno, nonostante i suoi 13 anni di vita.
Quando Apple rilascerà gli aggiornamenti gratuiti del software che alimenta l’iPhone e gli altri prodotti in autunno, Siri segnalerà la loro presenza con luci lampeggianti lungo i bordi dello schermo. In base alle presentazioni di lunedì, l’assistente sarà in grado di gestire centinaia di attività in più, comprese quelle che potrebbero richiedere l’utilizzo di dispositivi di terze parti.
I nuovi servizi, naturalmente, funzioneranno solo sui prodotti più recenti di Apple, poiché richiedono processori avanzati. Per questo motivo, coloro che vorranno usufruirne dovranno avere almeno un IPhone 15 Pro del 2023 o dei Mac il cui sistema operativo risale al 2020. Gli aggiornamenti avranno lo scopo di consentire a miliardi di persone che utilizzano i dispositivi dell’azienda di fare più cose in meno tempo.
Con questo nuovo progetto, la società californiana cercherà di rimettersi al passo con altri colossi del settore, come Samsung e Microsoft, che già da mesi hanno lanciato i sistemi di AI sui propri prodotti. Nonostante l’attuale momento difficile, contrassegnato dal crollo delle vendite, Apple ha definito quella di ieri “una giornata storica per la compagnia”.