Il Governo federale USA ha annunciato lunedì di aver ripristinato l’accesso completo per il transito marittimo commerciale attraverso il Porto di Baltimora, dopo aver rimosso oltre 50.000 tonnellate di detriti causati dal crollo del Key Bridge del 26 marzo.
Il via libera è arrivato dopo che l’U.S. Army Corps of Engineers ha certificato che il letto del fiume è sicuro per il transito e che il Canale Federale di Fort McHenry è stato riportato alle dimensioni operative originali di 200 metri di larghezza e 15 di profondità.
Il traffico a doppio senso era interrotto dallo scorso marzo, quando la nave cargo Dali si era schiantata contro il Francis Scott Key Bridge a Baltimora, provocando la morte di sei persone e paralizzando una delle principali arterie di trasporto del Nord-Est degli Stati Uniti. L’operazione di ripristino ha coinvolto più di 1.500 soccorritori e 500 specialisti provenienti da tutto il mondo, che per oltre due mesi hanno lavorato per liberare i detriti del Key Bridge, rimuovendo anche gli ultimi residui della nave “Dali” lo scorso 20 maggio.
Ad aprile, l’FBI ha avviato un’indagine penale sul crollo. Il National Transportation Safety Board ritiene che la Dali aveva perso più volte l’energia elettrica prima di schiantarsi contro il ponte, compreso un blackout durante la manutenzione in porto e poco prima dell’incidente. Il Maryland stima che ricostruire il ponte costerà tra 1,7 e 1,9 miliardi di dollari, con il completamento previsto entro l’autunno del 2028.