Donald Trump ha proposto di eliminare le tasse sulle mance durante un comizio elettorale tenutosi domenica a Las Vegas, nel tentativo di conquistare gli elettori di uno Stato cruciale per il voto e che conta un numero considerevole di lavoratori del settore alberghiero.
“È la prima volta che lo dico- ha affermato il tycoon ai presenti- a tutti i lavoratori degli hotel e agli altri lavoratori che ricevono mance: sarete molto felici, perché quando sarò in carica non applicheremo le tasse su queste ultime”. Il leader MAGA ha inoltre aggiunto che darà priorità assoluta alla questione, spiegando che cercherà di ottenere una legislazione al Congresso per apportare il cambiamento. “Fate un ottimo lavoro, vi prendete cura delle persone e penso che ve lo meritiate”, ha affermato. Trump si era già impegnato in precedenza a rendere permanenti i tagli fiscali individuali approvati dai repubblicani nel 2017, che scadono alla fine del 2025.
Secondo le stime degli esperti fiscali, ciò farebbe aumentare il deficit degli Stati Uniti di circa 4.000 miliardi di dollari in un decennio, rispetto alle previsioni attuali. Come prevede la legge attuale, i lavoratori devono dichiarare le mance come reddito. L’eliminazione di questa tassa farebbe lievitare ulteriormente verso l’alto il deficit, senza nuove entrate altrove.
Nel corso del comizio di Las Vegas, inoltre, il tycoon ha continuato a martellare il presidente Biden sulla questione dell’immigrazione clandestina, affermando che il piano approvato da quest’ultimo la scorsa settimana, che limiterà gli ingressi nel Paese, non porterà ad alcun risultato concreto. Durante l’evento, infine, il candidato del GOP ha tenuto a ribadire che, qualora dovesse tornare alla casa Bianca, potrebbe graziare le persone arrestate in seguito all’attacco a Capitolo Hill del 6 gennaio 2021, definite dal tycoon come “guerrieri, che stavano solo protestando per una elezione truccata”.
Durante la visita a Las Vegas, la campagna di Trump ha anche lanciato una nuova coalizione, “Latino Americans for Trump”, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento degli elettori ispanici in vista delle elezioni di novembre. La decisione di lanciare il nuovo programma in Nevada non è casuale.
Recenti sondaggi hanno indicato un notevole spostamento verso Trump tra gli elettori latini, tradizionalmente pro-democratici. In uno Stato come il Nevada, questi ultimi costituiscono una parte consistente dell’elettorato: assicurarsene una parte, potrebbe contribuire a consegnare a Trump uno Stato potenzialmente cruciale per la Casa Bianca.