Un alto funzionario della Casa Bianca ha avvertito che gli Stati Uniti dovranno ampliare il proprio arsenale nucleare in risposta alla rapida crescita degli analoghi programmi di Russia, Cina e Corea del Nord.
Pranay Vaddi, Assistente Speciale del Presidente e Direttore Senior per il Controllo degli Armamenti, ha lanciato l’allarme durante un intervento all’Arms Control Association. Vaddi ha evidenziato come le espansioni nucleari di Mosca, Pechino e Pyongyang abbiano raggiunto un ritmo vertiginoso e che Washington deve essere pronta a reagire se necessario.
I tre Paesi nemici “stanno tutti espandendo e diversificando i loro arsenali nucleari a un ritmo incalzante, mostrando poco o nessun interesse per il controllo degli armamenti” – il che rende imperativo che il Paese di doti di “un maggior numero di armi nucleari per scoraggiare i nostri avversari e proteggere il popolo americano e i nostri alleati e partner”.
Vaddi ha sottolineato che l’espansione degli arsenali nucleari da parte di Cina, Russia e Corea del Nord è accompagnata da una cooperazione crescente tra queste nazioni e l’Iran, soprattutto nella condivisione di tecnologie missilistiche e di droni.
La Russia possiede il più grande arsenale nucleare del mondo con circa 5.889 testate, seguita dagli Stati Uniti con 5.244, e dalla Cina, che ne ha 410 (numero peraltro in grande crescita). Dopo essere uscita nel 2023 dal trattato New START, che prevede un massimo di 1.550 testate strategiche, Mosca ha condotto esercitazioni con armi nucleari tattiche e minacciato attacchi nucleari contro nazioni occidentali, compresi gli Stati Uniti, in risposta al supporto di queste ultime all’Ucraina.