Gli eredi del celebre fotografo Ansel Adams, con un post apparso sui social media, hanno accusato la piattaforma Adobe di aver venduto immagini generate dall’Intelligenza Artificiale che imitavano i maestosi paesaggi in bianco e nero ritratti dall’artista scomparso.
Il messaggio era accompagnato da uno screenshot che ritraeva un’immagine intitolata Nature’s Symphony: Ansel Adams-Style Landscape Photography – A.I. Generated. Era stata venduta sulla nota piattaforma per 79,99 dollari. “Avete ufficialmente violato il diritto d’autore con questo comportamento”, si legge nella denuncia dov’è taggato l’account di Adobe Threads.
Immediata la replica dell’amministrazione di Adobe che ha ringraziato per aver segnalato l’accaduto. “Va contro la nostra politica sui contenuti generati da Intelligenza Artificiale”. La società che si occupa di contenuti digitali in un comunicato ha inoltre dichiarato che tutte le loro immagini vengono moderate “in crowdsourcing” prima di renderle disponibili sulla piattaforma Adobe Stock. La politica ufficiale dell’azienda di fatto consente l’hosting e la vendita di contenuti creati con l’ausilio dell’AI, ma vieta esplicitamente immagini “riconducibili o copiate da artisti”.
Una delle foto oggetto del contenzioso ritrae in versione bianco/nero montagne innevate e un piccolo lago. Rispetto all’originale, tutto appare piatto e meno strutturato.
Gli eredi, dopo aver ringraziato per la rimozione di tutto il materiale contraffatto, hanno concluso: “Non abbiamo problemi con coloro che si ispirano alla fotografia di Ansel, ma ci opponiamo strenuamente all’uso non autorizzato del suo nome per vendere prodotti di qualsiasi tipo, compresi i prodotti digitali”.
L’uso di generatori di immagini AI come DALL-E e Midjourney ha creato molte preoccupazioni e innescato numerosi dibattiti sulla violazione del copyright.
A gennaio, un gruppo di artisti ha denunciato che il loro lavoro potrebbe essere stato utilizzato per addestrare il generatore di immagini di Midjourney. In molti casi, questi strumenti posso essere stati utilizzati per “ricreare” e “finire” opere d’arte.