La Corte Suprema del Texas ha stabilito che un’esenzione medica al divieto di aborto dello Stato si può applicare solo quando una donna è a rischio di morte o di gravi danni fisici. Con questo rinnovata dichiarazione, i giudici statali si sono pronunciati contro un gruppo di venti donne che avevano fatto causa allo Stato sostenendo che il divieto aveva messo a rischio la loro salute. La decisione dei magistrati, tutti repubblicani, è stata inanime.
Le querelanti, con la loro richiesta, non avevano cercato di far abrogare il divieto, ma piuttosto di imporre chiarimenti e trasparenza sulle circostanze precise in cui sono consentite le eccezioni. Volevano anche che ai medici fosse concessa una maggiore discrezionalità nell’intervenire quando si verificano complicazioni in gravidanza.
“È piuttosto straziante che la Corte Suprema del Texas abbia chiarito oggi che non vuole aiutare le donne incinte dello Stato”, ha affermato Amanda Zurawski, portavoce e leader del gruppo del gruppo di signore che hanno portato la questione in tribunale, “Non vogliono chiarire le cose per i medici. Hanno avuto l’opportunità di migliorare diversi aspetti e non l’hanno fatto. Di conseguenza, le persone continueranno a soffrire”.
“Mi è stato detto che la mia bambina non sarebbe sopravvissuta”, ha invece affermato Samantha Casio, un’altra querelante, “ma sono stata costretta a continuare la gravidanza e a partorire comunque, per poi vederla morire ore dopo. Non so come il tribunale abbia potuto ascoltare ciò che ho passato e scegliere di non fare nulla. Mi vergogno di essere texana a causa di queste norme disumane”.
La legge dello Stato proibisce tutti gli aborti, tranne quando la gravidanza può mettere in pericolo di vita una donna. I medici violano le norme possono perdere la loro licenza, rischiare fino a 99 anni di prigione o incorrere in multe di almeno 100.000 dollari. I critici del divieto, che è tra i più restrittivi degli Stati Uniti, hanno affermato che non fornisce sufficienti indicazioni sulle eccezioni consentite.
Venerdì, inoltre, i giudici hanno specificato che la pratica sarà consentita anche nel caso in cui si verifica una rottura prematura del sacco amniotico, prima della 37esima settimana di gravidanza. Tuttavia, la decisione afferma che la legge del Texas “chiaramente non consente l’aborto basato esclusivamente su una diagnosi che stabilisce che bambino non ancora nato presenta condizioni di salute anormale, limitanti per la sua vita”.
La sentenza, infine, afferma anche che il divieto non impone che la morte di una donna debba essere imminente affinché un medico possa praticarle un aborto.