Gli Stati dell’Unione sono 50, ma la campagna per le presidenziali di novembre si gioca in sette: basta guardare dov’è la spesa pubblicitaria dei due candidati, il democratico Joe Biden e il repubblicano Donald Trump.
Dal 6 marzo, il giorno dopo il Super Tuesday, sono stati spesi in annunci pubblicitari (tv, radio, satellite, digitale) 72,1 milioni di dollari, e quasi il 70% è stato speso in questi sette Stati chiave: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Ma soprattutto in Pennsylvania, dove sono stati spesi 21,2 milioni di dollari. Ciò significa che quasi 3 dollari su 10 spesi sono destinati a un singolo Stato.
Mancano appena cinque mesi all’Election Day, e circa tre mesi e mezzo al momento in cui i primi elettori cominceranno a votare per corrispondenza: e quindi il diluvio di pubblicità è appena cominciato.
La campagna democratica per ora ha speso più del doppio di quella repubblicana: 49,2 milioni di dollari contro 22,1 milioni. In ogni Stato Biden e i suoi alleati stanno spendendo di più di Trump e dei gruppi che lo sostengono; in North Carolina, Trump non ha speso nulla, e ha speso solo 300mila dollari in Arizona e Nevada. Ma anche lui si è concentrato sulla Pennsylvania: qui ha speso 10,5 milioni di dollari, cioè la metà del suo totale.
L’annuncio più trasmesso in assoluto è questo, dove la campagna Biden spiega come proteggerà dalle minacce di Trump l’Affordable Care Act (ovvero la riforma di Obama, all’epoca tanto contestata, per dare assicurazione sanitarisa a numerose categorie che prima non l’avevano). Come sono cambiate le cose: nel 2010 Obama diede proprio all’ACA la colpa della sconfitta alle elezioni di metà mandato, e ancora nel 2014, il 53% degli americani si diceva contrario alla riforma; adesso, dieci anni dopo, il 62% è a favore. L’annuncio è passato 7.700 volte in 17 giorni nei 7 Stati in questione.
Nel campo Biden, a spendere di più è la campagna Biden stessa. Ma nel campo Trump, il maggiore sponsor è il gruppo MAGA Inc. Il suo annuncio più trasmesso si concentra sull’immigrazione, accusando l’amministrazione Biden di lasciare che i migranti criminali invadano gli Stati Uniti. Ma nell’ultima settimana ha cominciato a diffondere questo sull’economia, rilanciando anche accuse infondate sui supposti problemi mentali del presidente in carica.