Il Venezuela ha perso anche il suo ultimo ghiacciaio. Il Paese è il primo del continente americano a non contemplarne più sulle sue cime. Nonostante gli sforzi del governo per salvarlo, il ghiacciaio di Humboldt, conosciuto anche come “La Corona”, è l’ultimo in ordine di tempo a spegnersi. Era già stato declassato a “campo di ghiaccio”, poiché da 1.100 ettari di partenza si era ridotto a meno di 5.
La nazione aveva sei ghiacciai nella Sierra Nevada, situati a circa 4.900 metri sopra il livello del mare. Nel 2011 ne erano già scomparsi cinque, ma “La Corona”, che si trova sull’Humboldt Peak, aveva resistito.
“I nostri ghiacciai tropicali hanno iniziato a ritirarsi a partire dagli anni ‘70”, ha dichiarato Alejandra Melfo, astrofisica dell’Universidad de los Andes di Mérida. “E’ una grande tristezza e l’unica cosa che possiamo fare è usare la loro eredità per mostrare ai bambini quanto fosse bella la nostra Sierra Nevada”.
A dicembre, il presidente venezuelano Nicolas Maduro, in un estremo tentativo di rallentare il naturale processo di scioglimento del ghiacciaio, lo aveva fatto coprire con un manto geotermico di oltre 7.000 metri. Gli scienziati però avevano avvertito che questo metodo non sarebbe stato efficace e che avrebbe, invece, potuto danneggiare ulteriormente l’ambiente attraverso il rilascio di micro-plastiche.
Secondo quanto riportato dall’istituto di ricerca International Cryosphere Climate Initiative, il deflusso dei ghiacciai contribuisce alla maggior parte dell’energia idroelettrica in Perù, Colombia, Ecuador e Bolivia. Il gruppo attribuisce la colpa dello scioglimento all’aumento della temperatura di 0,10 °C per decennio negli ultimi 70 anni.
“È la fine di un ciclo glaciale. E nelle zone intertropicali, praticamente al di sotto dei 5.000 metri, quasi tutti i ghiacciai sono scomparsi”, ha sottolineato Maximiliano Bezada, ricercatore geologico presso l’Università del Minnesota. “Il caso di Humboldt è stato insolito perché era al di sotto dei 4.800 metri e tuttavia è rimasto vivo per un tempo piuttosto lungo”.
I ghiacciai sono enormi masse di ghiaccio che si sono formate nel tempo grazie all’accumulo di neve, quando le temperature si avvicinano allo zero e rimangono costanti. Secondo il National Snow and Ice Data Center, la loro formazione va in base alle dimensioni e per essere classificati tali devono superare i 7.000 metri quadrati di grandezza. Purtroppo, il surriscaldamento globale sta provocando lo scioglimento di grandi aree ghiacciate che lentamente si sfaldano, si distruggono e contribuiscono all’innalzamento del livello del mare. Ormai in tutto il mondo sono in pericolo. Uno studio del 2023 ha analizzato le 215.000 formazioni di ghiaccio terrestri ed è emerso che, se le temperature continueranno a innalzarsi, entro il 2100, l’83% dei ghiacciai sarà scomparso.