Intelligenza artificiale sempre più pigliatutto. L’ultima “vittima” di ChatGPT e affini è il giornalismo, a un tempo sempre più affascinato – e terrorizzato – dalle potenzialità dell’IA nel riportare le notizie.
A sottolineare la tendenza la News Corp, la società mediatica che include non solo il Wall Street Journal, ma anche Barron’s, MarketWatch, Investor’s Business Daily e altri, ha recentemente stipulato un accordo con OpenAI, il cui valore potenziale sarebbe superiore a 250 milioni di dollari.
L’accordo pluriennale prevede la condivisione con OpenAI dei contenuti delle pubblicazioni di News Corp. La partnership dovrebbe sostenere gli elevati standard giornalistici di News Corp e allo stesso tempo ad arricchire i prodotti di OpenAI con contenuti giornalistici di qualità.
“La nostra partnership con News Corp è un momento di orgoglio per il giornalismo e la tecnologia. Apprezziamo molto la storia di News Corp come leader nel riportare le notizie di attualità in tutto il mondo e siamo entusiasti di migliorare l’accesso dei nostri utenti alle sue notizie di alta qualità”, ha dichiarato Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI.
A sposare l’intelligenza artificiale è al contempo anche il Washington Post: il quotidiano della capitale, di proprietà di Jeff Bezos, ha infatti annunciato che cercherà di utilizzare l’intelligenza artificiale nei suoi servizi, nel tentativo di recuperare parte dei 77 milioni di dollari persi l’anno scorso.
Il responsabile della tecnologia del giornale ha annunciato ai collaboratori che il WaPo avrà “l’intelligenza artificiale ovunque nella redazione”. Non è chiaro, tuttavia, cosa comporterà esattamente questa direttiva.
Giovedì scorso OpenAI ha inoltre concluso un ulteriore accordo con Reddit, che permetterà al produttore di ChatGPT di addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale sui contenuti del social network, ricevendo in cambio la possibilità di impiegare alcune funzionalità di intelligenza artificiale sul proprio sito.